CONSIGLIO COMUNALE: TUTTI ANTIFASCISTI, MA CON DISTINGUO

L’ordine del giorno – “Rispetto dei valori della Costituzione repubblicana e antifascista” – approvato nella seduta dello scorso 26 febbraio ha visto contrari Lega e Cernusco civica e assente Forza Italia.


Sala consigliare, foto d’archivio (luglio 2017)

La discussione sull’ordine del giorno – “Rispetto dei valori della Costituzione repubblicana e antifascista” - illustrato dal presidente del consiglio comunale Pietro Melzi, ha impegnato per oltre due ore i consiglieri nella seduta dello scorso 26 febbraio. Un dibattito nel corso del quale si sono rese evidenti le diverse posizioni e sensibilità politiche, accentuate anche dall’imminente consultazione elettorale, pur dichiarandosi tutti i consiglieri intervenuti contrari al fascismo e al razzismo.

Nell’ordine del giorno, nato da una sollecitazione del Comune di Milano e di Anpi, come dichiarato da Melzi, si premette che “sono sempre più frequenti le manifestazioni promosse da organizzazioni neofasciste, portatrici di valori e idee che si collocano al di fuori del perimetro costituzionale e dell’ordinamento repubblicano, nonché dei principi fondamentali della convivenza civile e del rispetto della dignità umana.” Poi si ricorda che “sempre più spesso si verificano aggressioni ed episodi di violenze verbali e fisiche che presentano connotati che si richiamano a contenuti legati strettamente a quelli tipici delle associazioni e gruppi neofascisti.” Quindi vengono richiamati gli articoli 2 e 3 della Costituzione, la XII norma transitoria della stessa che vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista e altre disposizioni di legge.

Il consiglio comunale, approvando l’ordine del giorno, invita il Sindaco e la giunta “a non concedere spazi, patrocini, contributi di qualunque natura a coloro i quali non garantiscano di rispettare i valori sanciti dalla Costituzione, professando e/o praticando comportamenti fascisti, razzisti, discriminatori verso ogni orientamento e identità di genere, subordinando l’assegnazione o concessione di spazi, suolo pubblico e sale di proprietà del Comune, patrocini, contributi di qualunque natura ad una dichiarazione esplicita di rispetto dei valori e principi fondanti della Costituzione Italiana repubblicana e antifascista; ad individuare gli strumenti amministrativi più idonei per dare efficacia ai contenuti espressi dal presente ordine del giorno; a proseguire nel promuovere iniziative culturali e in collaborazione con le scuole per mantenere la memoria storica e porre all’attenzione delle nuove generazioni nuovi e vecchi fascismi che mettono in discussione i principi democratici e di pacifica convivenza …”

A favore del documento hanno votato i consiglieri del Partito Democratico, di Vivere Cernusco, di Cernusco viva-Frigerio, Movimento 5 stelle, Sinistra per Cernusco-La città in Comune; contrari si sono espressi Cernusco Civica e Lega, assente, perché uscito dall’aula al momento del voto, il consigliere Cassamagnaghi di Forza Italia.

“Non vediamo perché il Sindaco debba vietare a una forza politica di esprimere le proprie idee, quando sono già state vagliate da organi superiori” e ammessi a “libere e democratiche elezioni politiche e amministrative”: con queste considerazioni Luca Cecchinato (Lega) ha motivato il voto contrario del suo gruppo.

È un provvedimento che “tocca atti amministrativi che riguardano la libertà di pensiero” e che estromette, se non producono la dichiarazione richiesta, gruppi ammessi invece alle competizioni elettorali: per queste ragioni Claudio Gargantini (Cernusco civica) ha detto no all’ordine del giorno.

Per Daniele Cassamagnaghi (Forza Italia), in quanto si è andato evidenziando in questi ultime settimane nel nostro Paese non c’è solo la violenza di una parte politica, “ma c’è qualcosa di molto più grave: c’è un ritorno dello squadrismo di destra e di sinistra.” Ha quindi chiesto a tutti i gruppi una ferma condanna di ogni forma di violenza, in mancanza della quale non avrebbe votato il documento.

Condanna che è arrivata da Daniele Mandrini (PD) – “la violenza va sempre condannata. Quello che abbiamo visto in queste settimane, da una parte e dall’altra non può avere scuse” - ma evidentemente non ha convinto il consigliere azzurro.

“Antifascista senza colore” si è dichiarato Gianluigi Frigerio (Cernusco viva-Frigerio), perchè l’antifascismo “è patrimonio di una nazione e non di un singolo partito.

“I tentativi di revisionismo del fascismo, da parte della Lega e del centrodestra, non hanno alcun fondamento storico” per Rita Zecchini (Sinistra per Cernusco) e “i gruppi neofascisti dovrebbero essere tutti fuori legge, perché si dichiarano tali nei loro statuti e comizi”.

“L’antifascismo, anche quello militante, non può porsi fuori dal perimetro costituzionale” per Giordano Marchetti (Vivere Cernusco): “quello che mi stupisce e mi lascia perplesso è la continua sottovalutazione del fenomeno da parte di chi ha compiti di vigilare sul rispetto della Costituzione”.

“Confidiamo che questo ordine del giorno – ha dichiarato Lorella Villa (Movimento 5 stelle) - non sia un atto demagogico, ma possa veramente contrastare la formazione di movimenti fascisti”.

“L’ordine del giorno proposto all’attenzione del consiglio comunale impegna il Sindaco e la giunta ad una serie di azioni”, “impegno che vogliamo assumerci” ha affermato il Primo Cittadino, Ermanno Zacchetti, precisando che non sarà “immediatamente esecutivo, soprattutto nella parte di disciplina degli spazi: con gli uffici comunali e con il segretario comunale lavoreremo per recepire nei regolamenti comunali le indicazioni del consiglio comunale nelle formule consentite dalla legge.”

Cernusco sul Naviglio, 2 marzo 2018.