Venerdì 29 Marzo

PER IL “GIORNO DEL RICORDO”, DUE APPUNTAMENTI IN BIBLIOTECA

Sabato 10 febbraio, nel pomeriggio, presentazione di un libro e inaugurazione di una mostra. Con il “Giorno del ricordo” il nostro Paese cerca di porre rimedio a una colpevole dimenticanza.


Monumento alle vittime delle foibe (foto da www.agensir.it)

In Biblioteca civica – nel “Giorno del ricordo”, sabato 10 febbraio, alle ore 15.30 - sarà presentato dall’autrice Marisa Brugna il libro 'Memoria Negata – Crescere in un centro di raccolta profughi per esuli giuliani', un’autobiografia particolare dedicata alle vicende storiche che l’autrice ha vissuto in Istria da bambina, dove ha condiviso il dramma dei profughi dell’Istria, Fiume, Zara e Dalmazia. Un messaggio di speranza per tutti i bambini di oggi e di domani vittime della guerra e dell'ingiustizia degli adulti.

Sempre in Biblioteca – nello stesso giorno, alle ore 17 - sarà inaugurata la mostra di documenti, immagini e annulli postali curata dal Circolo Filatelico Numismatico Martesana, per illustrare la storia delle provincie orientali d’Italia liberate dall’occupazione austro/ungarica nel 70° anniversario dell’esodo Giulino – dalmata (10 febbraio 1948 – 10 febbraio 2018).

Il 10 febbraio è la data in cui – dal 2004 – il nostro Paese cerca di porre rimedio a una colpevole dimenticanza. L’avere volontariamente lasciato che la patina del tempo troppo a lungo si posasse sulla tragedia di migliaia d’infoibati e sul dramma dell’esodo degli italiani, alla fine della seconda guerra mondiale, dalle terre dell’Istria e dalla Dalmazia. Per i primi è come se furono uccisi due volte: la prima dalle mani dei loro simili e la seconda dal silenzio di chi aveva deciso – per convenienza politica e tornaconto personale – che su quelle scomode vicende dovesse calare l’oblio. Un silenzio simile è calato per decenni anche sull’esodo degli italiani costretti a fuggire dall’Istria e dalla Dalmazia. Per loro, l’offesa più grave fu, probabilmente, il doversi sentire ‘stranieri in patria’; considerati come ospiti in quel Paese che era il loro ma che non esitava a trattarli quasi da colpevoli ‘per essersene andati’ piuttosto che da vittime.

Cernusco sul Naviglio, 5 febbraio 2018