SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITÀ. “RISPONDERE AL MALE CON IL BENE”

Si celebra dal 18 al 25 gennaio la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani che quest'anno ha come tema un versetto dell'Esodo, “Potente è la tua mano, Signore”. Il messaggio dei responsabili delle Chiese cristiane presenti in Italia.


Foto da www.agensir.it

I cristiani non hanno paura e non si lasciano intimorire dai fenomeni di violenza e terrorismo di cui spesso, purtroppo, sono le prime vittime in molte parti del mondo. Li affrontano “indossando l’armatura del Vangelo della pace e della giustizia per rispondere al male con il bene, all’odio e all’inimicizia con l’amore”. È questo il “senso” profondo del tema “Potente è la tua mano, Signore” (Esodo 15,6), scelto quest’anno per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che, come ogni anno, le Chiese celebrano dal 18 al 25 gennaio.

A indicarlo sono i leader delle Chiese cristiane in Italia, in un messaggio comune rivolto per l’occasione a tutte le comunità presenti nel nostro Paese. Il versetto dell’Esodo scelto quest’anno come tema della Settimana è il grande canto di lode a Dio innalzato da Mosè dopo il passaggio del mare e l’uscita dall’Egitto. Il canto celebra la vittoria di Dio sul potere del male e della schiavitù. I leader cristiani scrivono: “Il potere del male, per quanto forte possa essere, non può resistere all’intervento del Dio della vita”.

“Siamo in un mondo difficile – scrivono i responsabili delle Chiese -, dove la violenza delle guerre, del terrorismo, della criminalità, la violenza e l’ingiustizia nei confronti dei poveri segnano la vita di tanti. Non si può rimanere indifferenti, come se l’abisso del male non toccasse le nostre comunità”. Da qui un invito e un appello: “Soprattutto nelle nostre Chiese dell’Europa occorre risvegliare la coscienza della forza del male e mettersi in ascolto del grido dei poveri e anche del grido di dolore della nostra madre terra, violentata e inquinata dagli interessi di pochi”.

Posta nel mese di gennaio, la Settimana di preghiera apre un nuovo anno di ecumenismo che risentirà sicuramente dei passi in avanti compiuti nel 2017. È stato l’anno in cui per la prima volta le Chiese cristiane, anche nel nostro Paese, hanno celebrato insieme i 500 anni della Riforma di Lutero con i convegni prima a Trento e poi ad Assisi. È stato l’anno anche dei “corridoi umanitari”, iniziativa ecumenica promossa da Fcei, Tavola Valdese e Comunità di Sant’Egidio che ha fino ad oggi permesso a 1.000 profughi siriani di raggiungere l’Italia in tutta sicurezza. Esperienza esportata ora anche in Francia e Belgio. Tutte occasioni d’incontro, confronto e azione che hanno preparato il terreno perché anche nel nostro Paese prenda il via presto una “Consulta ecumenica delle Chiese cristiane presenti in Italia”. Con l’intenzione di avere un organo di collegamento e consultazione il più veloce e agile possibile per poter intervenire come cristiani su temi di attualità o di emergenza e promuovere iniziative comuni; un organismo però che possa anche venire riconosciuto in via ufficiale da ciascuna Chiesa. (Fonte: Agenzia Sir)

Cernusco sul Naviglio, 18 gennaio 2018