“PARTECIPARE ALLA MESSA È ENTRARE NELLA VITTORIA DEL RISORTO”

“Ogni celebrazione dell’Eucaristia è un raggio di quel sole senza tramonto che è Gesù Cristo risorto”: è l’immagine usata dal Papa durante la catechesi del mercoledì. Poi ha aggiunto: “Partecipare alla Messa, in particolare alla domenica, significa entrare nella vittoria del Risorto, essere illuminati dalla sua luce, riscaldati dal suo calore”.


Foto da www.agensir.it

“La Messa è il memoriale del mistero pasquale di Cristo”, che “ci rende partecipi della sua vittoria sul peccato e la morte, e dà significato pieno alla nostra vita”. Lo ha detto il Papa, nell’udienza di oggi, in cui si è soffermato sulla parola “memoriale”, che “non è soltanto il ricordo degli avvenimenti del passato, ma li rende in certo modo presenti e attuali. Proprio così Israele intende la sua liberazione dall’Egitto: ogni volta che viene celebrata la Pasqua, gli avvenimenti dell’Esodo sono resi presenti alla memoria dei credenti affinché conformino ad essi la propria vita”. “Gesù Cristo, con la sua passione, morte, risurrezione e ascensione al cielo ha portato a compimento la Pasqua”, ha detto Francesco: “E la Messa è il memoriale della sua Pasqua, del suo esodo, che ha compiuto per noi, per farci uscire dalla schiavitù e introdurci nella terra promessa della vita eterna”.

“L’Eucaristia ci porta sempre al vertice dell’azione di salvezza di Dio”, ha proseguito il Papa: “Il Signore Gesù, facendosi pane spezzato per noi, riversa su di noi tutta la sua misericordia e il suo amore, come ha fatto sulla croce, così da rinnovare il nostro cuore, la nostra esistenza e il nostro modo di relazionarci con lui e con i fratelli”.

“Ogni celebrazione dell’Eucaristia è un raggio di quel sole senza tramonto che è Gesù Cristo risorto”. È l’immagine usata dal Papa, che poi ha aggiunto: “Partecipare alla Messa, in particolare alla domenica, significa entrare nella vittoria del Risorto, essere illuminati dalla sua luce, riscaldati dal suo calore”. “Attraverso la celebrazione eucaristica lo Spirito Santo ci rende partecipi della vita divina che è capace di trasfigurare tutto il nostro essere mortale”. “Nel suo passaggio dalla morte alla vita, dal tempo all’eternità, il Signore Gesù trascina anche noi con lui a fare Pasqua”, ha detto Francesco.

Se riceviamo l’Eucaristia “con fede, anche noi possiamo amare veramente Dio e il prossimo, possiamo amare come lui ha amato noi, dando la vita”, ha assicurato Papa Francesco: “Il suo sangue, infatti, ci libera dalla morte e dalla paura della morte. Ci libera non solo dal dominio della morte fisica, ma dalla morte spirituale che è il male, il peccato, che ci prende ogni volta che cadiamo vittime del peccato nostro o altrui. E allora la nostra vita viene inquinata, perde bellezza, perde significato, sfiorisce”.

Cristo, invece, “ci ridà la vita: Cristo è la pienezza della vita, e quando ha affrontato la morte la annientata per sempre: risorgendo distrusse la morte e rinnovò la vita”. “La Pasqua di Cristo è la vittoria definitiva sulla morte, perché lui ha trasformato la sua morte in supremo atto d’amore”, ha ricordato il Papa: “Morì per amore”.

Riflettendo – Quando partecipiamo alla celebrazione della Santa Messa noi riviviamo la passione, la morte e la resurrezione di Gesù Cristo, che è presente nel nostro cuore e resuscitiamo a vita nuova, spiritualmente e fisicamente. Viviamo la nostra Pasqua, rinasciamo a vita nuova, mangiamo il suo corpo e nasce in noi una persona nuova, che si sente amata. Noi siamo nati per amare noi stessi e i nostri simili, come Gesù Cristo ha fatto per noi morendo sulla croce e risorgendo. (Fabio F.)

Per il video / testo completo della catechesi di Papa Francesco di mercoledì 22 novembre 2017, cliccare qui

Cernusco sul Naviglio, 22 novembre 2017