RESPINTA LA MOZIONE SUL REFERENDUM REGIONALE DEL 22 OTTOBRE

Nella seduta del consiglio comunale del 28 settembre è stata bocciata, avendo raccolto solo sei voti, la mozione presentata dalla Lega Nord sul referendum regionale del prossimo 22 ottobre.

Luca Cecchinato, capogruppo della Lega Nord, ha presentato una mozione sulla “Partecipazione popolare al referendum regionale del 22 ottobre 2017”. Consultazione consultiva che ha definito “occasione storica” perché il voto sarà espresso elettronicamente e perché darà avvio a una più ampia autonomia. I cittadini lombardi - nella data indicata, dalle ore 7 alle ore 23 - saranno chiamati a rispondere al seguente quesito: «Volete voi che la Regione Lombardia, in considerazione della sua specialità, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione e con riferimento a ogni materia legislativa per cui tale procedimento sia ammesso in base all’articolo richiamato?».

Dopo aver ricordato che «Costituzione Italiana all’articolo 5 afferma che la Repubblica “riconosce e promuove le autonomie locali, attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento”» e che «lo Statuto d’Autonomia della Lombardia all’articolo 2 afferma che La Regione promuove e sviluppa le condizioni per attivare ulteriori forme di autonomia legislativa, organizzativa, finanziaria e tributaria secondo quanto stabilito dalla Costituzione”», la mozione, nella parte finale, chiede al consiglio comunale di impegnare Sindaco e giunta comunale a “promuovere la più ampia partecipazione popolare nel periodo precedente la votazione del referendum d’autonomia” e “a organizzare e promuovere almeno un incontro pubblico e apartitico nel proprio Comune sulle tematiche del referendum”.

Rita Zecchini (Città in Comune-Sinistra per Cernusco) ha parlato di un referendum “inutile, inefficace, ambiguo” e costoso: “vengono buttati via 50 milioni di euro senza produrre effetti pratici sull’autonomia.”

Gianni Cervellera (Vivere Cernusco) ha definito la mozione “irricevibile, perché nessuna amministrazione si deve impegnare per una campagna elettorale”. Altra cosa, invece, è mettere a disposizione spazi pubblici per il dibattito. Il collega di lista, Giordano Marchetti, ha osservato che un dialogo istituzionale tra Regione e governo nazionale si poteva avviare anche senza aver necessità di indire un referendum.

Daniele Cassamagnaghi (Forza Italia) considera il referendum come occasione per una “visura dei servizi che i cittadini lombardi hanno a disposizione, rispetto a quanto accade nelle altre Regioni”. Il modello da seguire, per il consigliere azzurro, è senz’altro quello lombardo.

Per Alessandro Galbiati (PD) il referendum è “una scatola vuota, tutta ancora da riempire”. A suo parere potevano essere seguite altre strade. Pur riconoscendo l’importanza di favorire la partecipazione dei cittadini, lo giudica di “dubbia costituzionalità” e “mancante di chiarezza”, perché alcune proposte sono già state attuate, altre sono in attesa di esserlo, altre ancora invece sono impraticabili.

Gianluigi Frigerio (Cernusco Viva) ha affermato che temi come il federalismo, l’autonomia e le risorse finanziarie a disposizione sono da approfondire perché riguardano anche la nostra città, toccano la vita di tutti i cittadini. Si è detto d’accordo nel “favorire la partecipazione referendaria”.

Dal Sindaco, Ermanno Zacchetti, è stato ribadito l’impegno a promuovere la massima informazione sugli strumenti di votazione ed è arrivato l’invito, rivolto in particolare ai giovani, a organizzare dibattiti, con la disponibilità del Comune e mettere a disposizione gli spazi necessari.

La mozione è stata respinta, avendo raccolto solo 6 voti tra una parte della minoranza.

Cernusco sul Naviglio, 28 settembre 2017