DON LUCIANO TRA I CANONICI DI SANT’AMBROGIO

Il nostro prevosto è stato designato tra i canonici maggiori onorari della Basilica di San’Ambrogio in Milano. Per questo potrà avvalersi del titolo di monsignore. Il rito di immissione è fissato per domenica 1 ottobre alle ore 11.


Don Luciano Capra, responsabile della Comunità pastorale “Famiglia di Nazaret”

L’arcivescovo emerito, cardinale Angelo Scola, prima di lasciare la guida della diocesi ha designato monsignor Carlo Faccendini nuovo abate della Basilica di Sant’Ambrogio di Milano. Monsignor Faccendini – che mantiene anche l’incarico di vicario episcopale per la città di Milano – ha preso così il posto di monsignor Erminio de Scalzi, abate di Sant’Ambrogio per vent’anni, che vi ha rinunciato per raggiunti limiti di età

Nella medesima occasione, il cardinale Scola ha inoltre designato canonici maggiori onorari della Basilica di Sant’Ambrogio di Milano don Luciano Capra, sino allo scorso agosto suo segretario e adesso responsabile della nostra Comunità pastorale, don Roberto Davanzo presidente dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero e don Davide Milani, responsabile Ufficio comunicazione della Diocesi, portavoce dell’Arcivescovo e presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo.

Il rito di immissione del nostro prevosto e degli altri due sacerdoti designati tra i canonici maggiori onorari è fissato per domenica 1 ottobre, alle ore 11, nella Basilica di Sant’Ambrogio in Milano.


Basilica di Sant’Ambrogio in Milano

«È sempre stata viva in me la consapevolezza di una responsabilità – ha dichiarato monsignor De Scalzi, ora abate emerito - quella di custodire, insieme alle reliquie di Sant’Ambrogio, la sua memoria e i suoi insegnamenti, che sono di un’attualità sorprendente», raccontando di aver dato «una sede dignitosa all’Archivio capitolare, mettendolo a servizio non solo di studiosi, ma dell’intera città e della Chiesa ambrosiana, dove si conserva un patrimonio prezioso di codici miniati e di pergamene». L’abate emerito ha voluto anche conservare la liturgia ambrosiana con il suo canto monodico: per questo ogni domenica, alle 11, i canonici a turno celebrano la Messa in latino col Messale di Paolo VI.

«Sant’Ambrogio per me ha rappresentato qualcosa che va oltre il suo intrinseco e innegabile significato artistico – ha aggiunto De Scalzi -. La Basilica custodisce quei valori religiosi (e non solo) che per secoli si sono sedimentati e tramandati: è il cuore della città e qui affondano le radici della nostra fede e ambrosianità».

Anche ai nuovi canonici onorari spetterà di custodire la memoria e gli insegnamenti di Sant’Ambrogio, patrono della città, favorendone la conoscenza tra i fedeli della diocesi.

Cernusco sul Naviglio, 28 settembre 2017