IMPEGNO SOCIOPOLITICO: «CREARE UNA NUOVA CLASSE DIRIGENTE CAPACE DI ANDARE OLTRE I POPULISMI»

“Verso un mondo senza politica?”. Questo il titolo del Corso di Formazione sociopolitica promosso dalla Diocesi che inizierà nel prossimo ottobre. Con lo stesso tema, si è svolto, presso Palazzo Clerici nella sede dell’Ispi, l’affollato incontro di presentazione dell’iniziativa.


L’Università Cattolica di Milano collabora all’organizzazione del Corso di impegno sociopolitico

Nelle scorse settimane è stato presentato il Corso di introduzione alla politica promosso dall’Arcidiocesi di Milano in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Ispi e “Iustitia”, la rivista dell’Unione dei Giuristi Cattolici Italiani.


«“Verso un mondo senza politica?” – titolo dell’intero Corso, ha detto Francesco Botturi, prorettore della “Cattolica” – non è un interrogativo retorico o di scuola. Occorre chiedersi se il regime democratico rappresentativo sia fallimentare. Discende da qui il dubbio sul valore e l’efficienza della stessa rappresentanza politica, andando dritti alla questione della democrazia, criticata strutturalmente». Non a caso, riflette ancora Botturi, «è tornato alla ribalta qualcosa che credevano debellato, il populismo, quale segno di crisi rappresentativa».


La struttura del Corso è stata illustrata da Giancarlo Rovati, direttore del Dipartimento di Sociologia della “Cattolica”: «Si tratta di ragionare insieme, lavorare insieme, agire insieme. Nei quattro incontri residenziali (a partire da ottobre 2017 fino a febbraio 2018, nelle sedi di Villa Cagnola di Gazzada e presso l’“Istituto Paolo VI” di Brescia) vi saranno, per ognuno, due giorni residenziali di studio, ascolto, workshop articolati in tre sessioni. Brevi lezioni introduttive a più voci, poi, interventi e testimonianze di protagonisti della vita sociale, un film e laboratori di approfondimento, coordinati da un tutor in cui sono primi attori i partecipanti stessi. Molto ricco anche il programma dei temi trattati: la crisi della politica internazionale e di casa nostra, di quella tradizionale e la richiesta della democrazia diretta. Poi, i due secondi moduli di gennaio e febbraio che tenteranno di dare una risposta, in chiave di ricerca conoscitiva, a temi delicati «al bene comune nella società plurale e alla possibilità di fare a meno delle Istituzioni».


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Cernusco sul Naviglio, 17 luglio 2017