«DON MARIO CI STUPIRÀ»

Il nuovo arcivescovo è saggio ed equilibrato. Non fa sconti sulle cose che contano, sulle verità della fede, sul rapporto con il Signore, ma comprende la vita non facile che vivono tante donne e uomini nella società di oggi. Brillante predicatore e scrittore di saggi, insieme profondi e ironici, è un attento lettore della realtà


Monsignor Mario Delpini (Cernusco, chiesa prepositurale, 1° maggio 2017)

È un uomo di profonda spiritualità, coniugata con un bel senso di concretezza tutto ambrosiano. Forse anche per questo il nuovo Arcivescovo di Milano è così popolare in Diocesi, tra i preti, i fedeli, tanti amici. Il successore del cardinale Angelo Scola, compirà il prossimo 29 luglio, 66 anni, ma non si direbbe proprio, per il suo «stile» che non ha nulla del maturo sacerdote, secondo alcuni cliché facili e scontati, ma ha tutto del sacerdote maturo, nel senso più pieno del termine.

Chi lo conosce, anche nel suo profilo di padre spirituale, dice che è saggio ed equilibrato. Non fa sconti sulle cose che contano, appunto, che non si possono svendere, sulle verità della fede, sul rapporto con il Signore, ma comprende la vita non facile che vivono tante donne e uomini nella società di oggi, equilibristi spericolati tra lavoro, famiglia, impegni, responsabilità che «schiacciano». E, allora, viene in mente che, con le tante responsabilità che ha monsignor Mario Delpini – e ora a maggior ragione – anche lui si sarà sentito, qualche volta, schiacciato. Ma, certo, non lo dimostra.

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Cernusco sul Naviglio, 10 luglio 2017