SCOLA AI MIGRANTI: «LA VOSTRA PRESENZA È NECESSARIA PER IL BENE DELLA CHIESA E DELLA SOCIETÀ»

Il Cardinale ha concluso con la sua presenza e un dialogo svoltosi nella Basilica di Santo Stefano in Milano la Visita pastorale per i Migranti cattolici della Diocesi di Milano, iniziata lo scorso 15 gennaio


Cardinale Angelo Scola (foto archivio SIR)

L’arcivescovo - intervenendo alla Festa delle genti, nella basilica di Santo Stefano Maggiore in Milano, davanti a tanti migranti delle 39 diverse comunità cattoliche diffuse sull’intero territorio della diocesi - ha innanzitutto ricordato che «lo Spirito del Risorto è sopra di noi, in noi, tra di noi. Ecco perché questa assemblea non è una riunione, ma un fatto di quella Chiesa a cui noi tutti apparteniamo. La vostra difficile esperienza, prima di tutto, lasciando il vostro Paese e, poi, inserendovi in una realtà di diversa cultura, pur mantenendo il contatto con le radici familiari, è una prova grande. Per questo il senso di comunità è stato per voi una grande compagnia», ha sottolineato l’arcivescovo.

«Il senso di appartenenza alla Chiesa – ha aggiunto Scola - è arricchito e reso più bello proprio da ciò che lo Spirito, nella Pentecoste, ha generato: Lui è il maestro delle diversità, ma, nello stesso tempo, dell’unità. Vedervi qui, provenienti da 39 Comunità vitali della nostra Diocesi, offre il senso dell’armonia e della comunione che lo Spirito sta ancora generando nelle nostre Chiese».

«Tutti dobbiamo prendere sul serio il rapporto tra le vostre realtà e la Diocesi: è inevitabile – ha proseguito l’arcivescovo - che questo rapporto abbia bisogno di molto tempo per maturare, incontrando delle difficoltà. Avete detto che il rapporto è positivo, ma scarsamente spontaneo, quindi c’è ancora tanto cammino da fare. È pur vero che le Comunità che stanno vivendo il vostro essere tra noi faticano ancora ad accettare tutto il bene e il positivo che può venire dalla vostra storia, cultura e positività, ma, come Arcivescovo, vi invito a non fermarvi su questo punto e a proseguire».

«Le nuove generazioni, soprattutto, sono quelle che devono lentamente favorire l’integrazione - è la convinzione del cardinale - che non deve smarrire l’identità che vi caratterizza. Siete un fattore decisivo e un grande dono per noi ambrosiani e lombardi, per la costruzione del nuovo fedele e cittadino europeo: dovete essere coscienti dell’importanza della presenza di ciascuno di voi che è necessaria per il bene della Chiesa di oggi e del futuro e della società».

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Cernusco sul Naviglio, 5 giugno 2017