“CHE LE VACANZE CI CONSENTANO DI FARE IL PIENO DI GIOIA, DI AMICIZIA E DI RIGENERAZIONE”

«Le vacanze non sono una semplice parentesi. Sono un momento di relax, ma anche di rigenerazione, di incontri, di condivisione, di convivialità.» Così ha scritto padre Jacques Hamel, poco più di un mese fa’, prima di essere assassinato, lo scorso 26 luglio, in una chiesa francese. Accogliamo il suo invito «a prenderci cura di questo mondo, a farne, là dove viviamo, un mondo più caloroso, più umano, più fraterno.» Buone vacanze!


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«Le vacanze sono un tempo per prendere le distanze dalle nostre occupazioni abituali. Ma non sono una semplice parentesi. Sono un momento di relax, ma anche di rigenerazione, di incontri, di condivisione, di convivialità. Un tempo di rigenerazione.» Così ha scritto padre Jacques Hamel - il sacerdote assassinato lo scorso 26 luglio in una chiesa nei pressi di Rouen, in Francia - in un editoriale pubblicato, dopo più di un mese prima, sul notiziario della sua parrocchia. Può essere considerato il suo testamento spirituale e appare quasi profetico nel suo invito ad approfittare delle vacanze estive per rendere il mondo più umano con la preghiera e la misericordia.

“Il barbaro attentato” nella chiesa di Saint-Étienne-du-Rouvray, vicino a Rouen, - ha affermato il nostro arcivescovo, cardinale Angelo Scola – “produce in noi sgomento e violenta reazione. Solo nella preghiera riusciamo ad accettare un simile e più che disumano atto”. Scola ha poi aggiunto: “Cosa possiamo chiedere al Signore della storia di fronte a questa vera e propria escalation di violenza che sta ormai attaccando l’Europa? Non c’è altra strada che riprendere subito, e attraverso un paziente lavoro educativo e culturale, un senso del vivere che ci consenta di affrontare il quotidiano, nelle sue elementari manifestazioni, sorretti dalla verità e dal bene”. E ancora: “Come non cogliere in questa uccisione portata al cuore del cristianesimo il valore del martirio che regolarmente i cristiani celebrano nella Messa? Esso ci dice, e lo dice a tutti e non solo ai credenti, come fare: il primo universale messaggio che scaturisce da questo folle gesto è che i cristiani, se sono veramente tali come è stato padre Jacques, già costruiscono il bene: non solo quello della Chiesa ma della società intera”.

Rendiamo omaggio a padre Jacques raccogliendo la sua l’esortazione a «sentire l'invito di Dio a prenderci cura di questo mondo, a farne, là dove viviamo, un mondo più caloroso, più umano, più fraterno.»

«Ci sarà chi si prenderà qualche giorno per un ritiro o un pellegrinaggio. Altri – scriveva padre Jacques - rileggeranno il Vangelo, da soli o in compagnia, come una parola che fa vivere l'oggi. Altri potranno rigenerarsi nel grande libro della creazione ammirando i paesaggi tanto diversi e magnifici che ci elevano e ci parlano di Dio.»

«L'augurio – formulato dal sacerdote francese - è che possiamo in quei momenti sentire l'invito di Dio a prenderci cura di questo mondo, a farne, là dove viviamo, un mondo più caloroso, più umano, più fraterno. Un tempo di incontro, con familiari e amici. Un momento per prendersi il tempo di vivere qualcosa insieme. Un momento per essere attenti agli altri, chiunque essi siano.
Un tempo di condivisione. Condivisione della nostra amicizia, della nostra gioia. Condivisione del nostro aiuto ai figli, mostrando che per noi contano. Anche un tempo di preghiera. Attenti a ciò che avverrà nel nostro mondo in quel momento.»

«Preghiamo per coloro che ne hanno più bisogno – concludeva padre Jacques - per la pace, per un migliore vivere insieme. Sarà ancora l'anno della misericordia. Cerchiamo di avere un cuore attento alle cose belle, a ciascuno e a tutti coloro che rischiano di sentirsi un po' più soli. Che le vacanze ci consentano di fare il pieno di gioia, di amicizia e di rigenerazione. Allora potremo, meglio provvisti, riprendere la strada insieme. Buone vacanze a tutti!»

Carlo & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 28 luglio 2016