IL PREVOSTO: “DIO AMA TUTTI. NON DIMENTICHIAMOCELO MAI!”

“Costruire una comunità secondi i criteri di Dio”, che sono: “guardare al cuore e non all’apparenza, scegliere chi è ultimo e piccolo e non chi è forte e potente, costruire legami che abbiano lui come fondamento e non i nostri semplici progetti, contare sulla sua fedeltà e non sulla nostra forza, perseverare nella comunione con lui per vivere allo stesso tempo la comunione con i fratelli” è stato l’invito del prevosto, nel giorno anniversario della consacrazione della chiesa prepositurale.


Don Ettore Colombo, prevosto della città e responsabile della Comunità pastorale Famiglia di Nazaret

Nel giorno anniversario della consacrazione della chiesa prepositurale di Santa Maria Assunta di piazza Conciliazione – avvenuta il 17 luglio 1932 ad opera dell’allora cardinale Ildefonso Schuster, arcivescovo di Milano - il prevosto della città e responsabile della comunità pastorale “Famiglia di Nazaret”, don Ettore Colombo, ha rinnovato, ai fedeli presenti alle Messa delle ore 9,30 di domenica 17 luglio 2016, l’invito a costruire una comunità secondo i criteri di Dio e non secondo i progetti umani.

«Noi siamo qui per dare lode al Signore – ha detto don Ettore, dopo aver ampiamente commentato le letture proposte dalla liturgia - e per formare la sua comunità secondo i criteri che ci sono stati offerti oggi dalle pagine della Scrittura che abbiamo ascoltato e che sono i criteri di Dio: guardare al cuore e non all’apparenza, scegliere chi è ultimo e piccolo e non chi è forte e potente, costruire legami che abbiano lui come fondamento e non i nostri semplici progetti, contare sulla sua fedeltà e non sulla nostra forza, perseverare nella comunione con lui per vivere allo stesso tempo la comunione con i fratelli.»


Una delle dodici candele accese ogni anno nel giorno anniversario della consacrazione della chiesa

«Riscoprendo allora l’identità del Signore Gesù dalle parole di Davide, che abbiamo letto nelle pagine della Scrittura di oggi – è stato l’invito finale del prevosto - siamo anche invitati a riscoprire l’identità della Chiesa nel giorno anniversario della dedicazione della nostra chiesa prepositurale. Siamo chiamati a vivere il mistero di questa realtà, la Chiesa, che pur manifestandosi attraverso le fragilità e le debolezze degli uomini, perché la Chiesa siamo noi, trova la sua sorgente, la sua origine, nel cuore stesso di Dio che ama tutti. Non dimentichiamocelo mai per poter accogliere anche noi nella nostra Chiesa tutti senza giudicare nessuno.»

Noi siamo le “pietre vive” della Chiesa invitate a fare della nostra comunità un luogo di accoglienza e di comunione in cui ciascuno possa incontrare il Signore, la casa dove riunirci per pregare e per celebrare il suo amore, alla ricerca di nuove vie per portarlo a tutta l’umanità. Ricordando – come ci ha ripetuto don Ettore – che il criterio di Dio è semplice: amare tutti. Accogliendo ogni uomo così com’è. Perché ogni uomo, chiunque sia, ci deve stare a cuore, ci deve interessare e venire prima di qualsiasi altra cosa.

Carlo & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 18 luglio 2016