«SFORZATEVI DI ENTRARE PER LA PORTA STRETTA»
Domenica 19 giugno - Gesù vuole dire: «Se volete salvarvi, dovete passare da me, perché io sono la porta». Di fronte alla chiamata alla sequela, non ci sono privilegiati.
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Per capire la pagina evangelica di questa domenica (Luca 13, 23-29) è necessario precisarne il contesto. Gesù, nella sua salita verso Gerusalemme, viene fermato da un tale che gli pone una questione usuale nel conflitto delle scuole rabbiniche: «Si salvano tanti o pochi?». Vogliono sapere di che “scuola” fa parte Gesù. Ma egli glissa la domanda e imposta il problema in un modo del tutto nuovo.
«Sforzatevi di entrare per la porta stretta». Gesù non vuol dire che il Vangelo è difficile ed esigente; se così fosse, non ci sarebbero più la misericordia e il perdono per poveri, i piccoli e i peccatori. Gesù vuole dire: «Se volete salvarvi, dovete passare da me, perché io sono la porta». Di fronte alla chiamata alla sequela, non ci sono privilegiati; l’unica via per la salvezza è la croce e, se qualcuno pensa di entrare per un’altra porta (come l’appartenenza al popolo ebraico), per lui non ci sarà nessuna possibilità di entrare al banchetto. Tutti sono invitati e nessuno può vantare un privilegio.
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Cernusco sul Naviglio, 16 giugno 2016