“CERCATE ANZITUTTO IL REGNO DI DIO E LA SUA GIUSTIZIA”

Domenica 29 maggio – «Il Signore Gesù ammaestrava le folle dicendo: “Io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?”»

Conosciamo bene il Vangelo di questa domenica (Domenica 29 maggio - II dopo Pentecoste, ndr). Ha un indubbio fascino, che, tuttavia, fatica a tradursi in comportamenti concreti. Contiene cose belle da dire, ma impraticabili senza la grazia. Gesù lo dice con chiarezza: «Di tutte queste cose ne vanno in cerca i pagani». I pagani in questione non sono solo coloro che non credono, ma sono anche tanti credenti che non si “abbandonano” alla grazia di Dio.

Dobbiamo subito notare una cosa: le cose di cui parla Gesù sono buone. Il cibo, il vestito, la cura per la propria vita sono tutte cose buone e indispensabili. Gesù non dice di abbandonarle, dice un’altra cosa: cercate di vivere bene, ma questo impegno non deve diventare una preoccupazione; cioè il cibo, il vestito, la salute, i piaceri della vita, il lavoro, il divertimento non devono entrare a tal punto nel cuore da occuparlo interamente. Madre Teresa di Calcutta esprimeva con semplicità e chiarezza questo concetto: «Dovete occuparvi di tutto senza mai pre-occuparvi di nulla». Gesù non chiede il disprezzo per il mondo, chiede di non mettere Dio in secondo piano. Detto così sembra molto facile: in realtà comporta una serie di atteggiamenti pratici che non sono comuni tra “i pagani”, ma che, purtroppo, non sono praticati neppure dai cristiani.

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Cernusco sul Naviglio, 26 maggio 2016