“VA’ PRIMA A RICONCILIARTI CON IL TUO FRATELLO»

Domenica 12 giugno - «Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima riconciliarti con il tuo fratello».

Se c’è una pagina di Vangelo che imbarazza chi la ascolta durante la celebrazione eucaristica, è proprio quella di questa domenica: «Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima riconciliarti con il tuo fratello».

L’imbarazzo più grande sta nel fatto che non si parla di quello che tu hai contro tuo fratello, ma di quello che lui ha contro di te. Sembrerebbe che tu sia responsabile di quello che tuo fratello prova verso di te. Ci tocca capire meglio… per poter proseguire nella celebrazione.


«Ma io vi dico». Questa è l’espressione ripetuta come un ritornello nell’intero Discorso della montagna. Essa ci aiuta a capire in che senso e in che modo Gesù compie la Legge: Gesù la compie perché la “raggiunge” e la supera. In questo modo la Legge non è abolita, ma interiorizzata.

Resta il comandamento «non uccidere», ma esso è posto nel cuore, cioè nell’amore più libero e più grande. In questo modo il comandamento si allarga, perché l’amore non ha confini; si passa dal negativo («non uccidere») al positivo che lo comprende e lo supera: ama fino a misurare le parole e ad amare con tutto il cuore. Gesù svela il senso profondo della Legge antica e, senza abolirla, la compie presentando il suo esempio come Legge per il discepolo.

Per leggere il commento completo di don Luigi Galli, per “Famiglia cristiana”, cliccare qui

Per leggere i testi delle letture della Messa di domenica 12 maggio 2016, cliccare qui

Cernusco sul Naviglio, 9 giugno 2016