Don Luciano, Luglio: La speranza cristiana è una fonte di coraggio

Carissimi,
vorrei invitarvi all’inizio del periodo estivo a riflettere su un tema che le “avversità” di questo tempo possono indurci a non considerare più: la SPERANZA !

La speranza è una virtù cristiana fondamentale che si basa sulla fiducia in Dio e sulla certezza che, nonostante le difficoltà e le prove della vita, il bene trionferà sul male e che il nostro futuro è nelle mani di un amorevole Padre celeste. Essa è fonte di consolazione perché offre conforto e consolazione nelle difficoltà e nelle tribolazioni della vita. Quando ci troviamo di fronte a situazioni dolorose o avversità, la speranza ci ricorda che Dio è presente con noi e che ci sostiene. Non ci lascia soli, mai! Essa è molto più di un semplice desiderio ottimista o di una speranza vaga. È una virtù radicata nella fede in Dio e nella sua promessa di amore e salvezza. Ci dà la forza per affrontare le prove della vita, la consolazione nelle difficoltà e la gioia di vivere nel presente con uno sguardo al futuro. È una chiamata all'azione, per testimoniare la speranza nel mondo e lavorare per la trasformazione della realtà secondo il volere di Dio.

La speranza cristiana non è una fuga dalla realtà o una promessa di una vita senza problemi, ma è una fonte di coraggio e di forza che ci permette di affrontare le sfide della vita con fiducia. Peraltro, vorrei ricordare che, in questo anno centenario dell’apparizione della Madonna del Divin Pianto a Sr Elisabetta Redaelli, nel primo messaggio del 6 gennaio del 1924 la Madonna la esortava proprio ad avere speranza: “Prega, confida e spera”.

Perché è facile perdere la speranza? Perché siamo tentati di credere che Dio ci ha abbandonato e non risolve i nostri problemi e quindi siamo soli in tutte le cose. E ancora peggio che le sorti dell’umanità sono in mano ad alcuni uomini potenti che, se volessero, potrebbero distruggerci con la guerra e quant’altro.

Possiamo rassegnarci a questo? Possiamo cedere alla tentazione di credere che Dio non vuole fare niente per noi? Che Gesù si è addormentato e che le tempeste della vita stanno distruggendo anche la sua barca che è la Chiesa?

No, carissimi, è tempo di credere che Dio può trasformare anche le situazioni più difficili in opportunità di crescita e di grazia comprese le sofferenze e le sfide che dobbiamo affrontare. Come credenti siamo chiamati e invitati e vivere nel presente con uno sguardo rivolto al futuro, consapevoli che Dio sta compiendo la sua opera di redenzione nella storia e che siamo chiamati a parteciparvi attivamente. La storia dell’umanità, voluta e creata da Dio, non va verso la fine, ma verso il suo fine che è Dio stesso. Allora la speranza è motivo di gioia perché ci dà la consapevolezza di essere amati da Dio e che il nostro futuro è nelle mani di un Dio amorevole e fedele.
Proprio per questo motivo la speranza ci spinge a combattere l'ingiustizia, a lavorare per la pace e a prendersi cura dei più deboli e bisognosi. È una chiamata a vivere in modo coerente la fede che professiamo.

Sia questo tempo per ciascuno un tempo di grazia per ritrovare la speranza e avere fiducia in Dio che ci dona la vera gioia… quella che il mondo non può darci!
Buone vacanze!

don Luciano