DON LUCIANO, NOVEMBRE: È possibile costruire una pace autentica senza Dio?

È possibile costruire una pace autentica senza Dio?

Carissimi,
è ancora presente nel nostro cuore la gioia per la Missione Vocazionale che abbiamo vissuto lo scorso mese di ottobre con la presenza di 26 seminaristi del Seminario Arcivescovile di Venegono. E’ stata un’esperienza davvero significativa in cui abbiamo potuto ascoltare la freschezza di testimonianze intense di giovani che incontrando il Signore hanno cambiato la loro vita e hanno investito le loro energie per rispondere alla chiamata di Dio a servizio della Chiesa.
È davvero edificante vedere come in un mondo così “liquido”, lo Spirito Santo opera ancora nei cuori delle persone e interpella ciascuno di noi nella vicenda di un amore autentico che sa donarsi agli altri. Siamo certi che tutto questo porterà frutto soprattutto nei nostri giovani e sicuramente lascerà il desiderio di impegnare la vita per ideali grandi qualunque essi siano purché rispondano al disegno di Dio per noi. Abbiamo promesso ai seminaristi la nostra preghiera: non dimentichiamo questo impegno e affidiamo al Signore il loro cammino.

Inoltre, tutti vediamo cosa sta succedendo in Terra Santa e continua ad accadere in Ucraina. Nel nostro mondo virtuale c’è il rischio di abituarci alle scene di guerra che quotidianamente vediamo alla televisione, quasi fossero sequenze di un film; purtroppo, sono la triste realtà che ci circonda.

Il momento che stiamo vivendo è molto preoccupante e questa guerra in Medioriente se non cessa procurerà danni molto seri al mondo intero. Nessuno con questa “terza guerra mondiale a pezzi”, come da tempo l’ha definita Papa Francesco, può sentirsi sicuro. La tragicità di questo momento deve richiamare ciascuno a vivere seriamente e autenticamente la propria vita imparando a non perderci in inutili problemi che molto spesso sono frutto dei nostri capricci e di tante false preoccupazioni dettate da uno stile di vita poco cristiano e sempre più anche molto poco umano: litigi, invidie, rivalità nelle famiglie, egoismo e molto individualismo che sta creando una società di persone sole e vuote di senso.

Come cristiani dobbiamo chiederci: è possibile costruire una pace autentica senza Dio?

Solo la presenza di Dio nella nostra vita può educarci alla pace vera. Quando Dio è solo un pretesto o è assente totalmente dalla vita di ogni giorno, persino la religione diventa occasione di divisione. Quando la religione divide diventa un grande controsenso usato da chi la religione non interessa proprio nulla ma vuole solo il potere e il predominio sugli altri.

Oggi, in molti pensano di creare un mondo più giusto, più bello e più vero introducendo nella società quasi una “pulizia etnica” che ci permette di togliere il marcio tra i piedi. Ma nostro fratello, che è immagine di Dio, può essere semplicemente eliminato? Quando la vita dell’uomo, di ciascun uomo creato ad immagine di Dio, non conta più niente perché non è ancora nato, perché è ammalato grave, perché è molto anziano e non produce più… ci meravigliamo che possano sparare le bombe?

Senza Dio l’uomo diventa un oggetto da usare o un nemico da cui difendersi e non un fratello da amare.

Papa Francesco instancabilmente ci invita alla pace: «Per favore, non si versi altro sangue innocente, né in Terra Santa, né in Ucraina o in qualsiasi altro luogo! Basta! Le guerre sono sempre una sconfitta, sempre!». Sembrano parole che cadono nel vuoto e purtroppo ne vediamo le conseguenze.

Preghiamo molto per la pace e cominciamo a fare piccoli gesti di pace fra noi perché non diventino problemi insormontabili che corrodono l’anima. Il mese di novembre ci vedrà in preghiera per ricordare i nostri cari defunti che già contemplano il volto di Dio con tutti i Santi. Affidiamoci anche alla loro intercessione perché il mondo intero ritrovi una pace autentica e duratura.

don Luciano