Marzo 2021 | Voce Amica

Essere padri signififica introdurre il figlio all’esperienza della vita, alla realtà... renderlo capace di scelte, di libertà, di partenze.

VOCE AMICA
di marzo 2021 è ora in distribuzione

In questo numero:

LA COPERTINA

Essere padri signififica introdurre il figlio all’esperienza della vita, alla realtà... renderlo capace di scelte, di libertà, di partenze.
(Papa Francesco, lettera apostolica “Patris Corde”)

LA PAROLA DEL PARROCO

San Giuseppe, l’uomo che passa inosservato...

Carissimi,

il mese di Marzo oltre che farci vivere il tempo forte della Quaresima per prepararci alla Pasqua mette davanti al nostro sguardo la grande figura di San Giuseppe.
La festa di san Giuseppe del 19 marzo quest’anno assume un rilievo del tutto particolare perché si inserisce nell’anno che il Papa ha dedicato a questa figura evangelica: dall’ 8 dicembre 2020 fino all’ 8 dicembre 2021.
Papa Francesco scrive così nella lettera “Patris corde”: “Tutti e quattro gli evangelisti dicono che Gesù era “il figlio di Giuseppe”. Dopo 150 anni della sua dichiarazione quale Patrono della Chiesa Cattolica voluta l’8 dicembre 1870 dal Papa S. Pio IX voglio condividere con tutti voi alcune riflessioni personali su questa straordinaria figura tanto vicina alla nostra condizione umana… Voglio pensare a tutte quelle figure che in maniera nascosta e silenziosa soprattutto in questo anno di pandemia hanno esercitato una paternità esemplare nei confronti di altri e queste persone nel silenzio stanno scrivendo gli avvenimenti decisivi della nostra storia: medici, infermieri/e, addetti dei supermercati, addetti alle pulizie, badanti, trasportatori, forze dell’ordine, volontari, sacerdoti, religiosi e tanti altri che hanno compreso che non ci si salva da soli… Tutti possono trovare in San Giuseppe, l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta, un intercessore, un sostegno e una guida nei momenti di difficoltà. San Giuseppe ci ricorda che tutti coloro che stanno apparentemente nascosti o in “seconda fila” hanno un protagonismo senza pari nella storia della salvezza. A tutti loro va una parola di riconoscimento e di gratitudine”.
Avremo modo di tornare sullo scritto del Papa e di vivere quest’ anno intorno alla bella figura di San Giuseppe. Oggi però vogliamo invocarlo perché abbiamo tutti bisogno di un’autentica paternità. Ciascuno di noi ha un padre ed è chiamato a sua volta a vivere in qualche modo una forma di paternità, questo è davvero decisivo e necessario nella nostra società che, come dice il Papa: “ha bisogno di padri”!
Credo che per essere un buon padre non c’è bisogno di essere un super uomo, né un genio; un buon padre si sforza di comprendere i propri figli, gli resta accanto e gli fornisce delle regole attraverso un dialogo sincero. Soprattutto rispetta la personalità del figlio, i suoi bisogni, i desideri, senza bisogno di plasmarlo a propria immagine e somiglianza. Aiutiamo i nostri papà ad essere così, sono convinto che lo vogliono e lo desiderano.
Forse è importante che nelle nostre famiglie di fronte ad un figlio che cresce, le madri siano un po' meno ‘figlio-centriche’ e facciano il possibile per favorire il rapporto tra padre e figlio e che i padri prendano coraggio e si coinvolgano in un rapporto sincero attraverso regole chiare.
Abbiamo bisogno di padri che propongano ai giovani la bellezza di “sognare” in grande una vita ricca di significato facendo emergere il meglio di sé e non il culto narcisistico di se stessi. Occorre proporre valori forti e motivazioni fondate, dialogate e accompagnate da esemplarità discrete ma evidenti; altrimenti le critiche ai giovani sono ipocrisia e moralismo.
Questo tempo di pandemia ci offre tante sfide importanti su cui ingaggiare un confronto educativo: la sfida dei limiti, della routine e della noia, del silenzio e della solitudine, della deprivazione e delle asperità, delle sofferenze del lutto. Le sfide si affrontano perché possano aiutarci a crescere altrimenti restiamo chiusi nel risentimento di non farcela e quindi cadiamo nella lamentela deprimente e sterile.
L’intercessione di San Giuseppe ci aiuti a vivere in pienezza il compito della paternità per saper aiutare sempre più e sempre meglio quella vita che è generata e affidata anche alla nostra cura, ciascuno per la sua parte.

San Giuseppe, prega per noi!

don Luciano

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VOCE AMICA”, al suo 96esimo anno di vita, è il mensile cattolico della Comunità pastorale “Famiglia di Nazaret”: chi non lo riceve direttamente a casa, lo può trovare in fondo alle chiese parrocchiali cittadine o in Libreria del Naviglio (via Marcelline 39).

Il numero di marzo 2021 è in distribuzione da sabato 6 marzo

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