I PROVENTI DELLE MULTE COME VENGONO SPESI?

Nel 2016 il nostro Comune prevede di incassarne 2,6 milioni di euro. Il loro utilizzo è in parte vincolato dalla legge, che al momento non permette ai Comuni di poterli pienamente destinare a interventi sulla sicurezza stradale.

I proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per le violazioni previste dal Codice della strada devono essere devoluti, in base alla normativa vigente, allo Stato o alla Regione o alla Provincia o ai Comuni quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali ed agenti rispettivamente dello Stato, della Regione, della Provincia e del Comune.

La legge dispone anche che una destinazione parzialmente vincolata, limitatamente al 50% del gettito, a delle precise finalità: una quota in misura non inferiore a un quarto a interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell'ente; in misura non inferiore a un quarto della quota al potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l'acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei Corpi e dei servizi di polizia provinciale e di polizia municipale; ad altre finalità connesse al miglioramento della sicurezza stradale (manutenzione strade; interventi per la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli, quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti; svolgimento nelle scuole di corsi di educazione stradale; misure di assistenza e di previdenza per il personale; interventi a favore della mobilità ciclistica ...); una quota dei proventi può anche essere destinata ad assunzioni stagionali a progetto, al finanziamento di progetti di potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana e alla sicurezza stradale, a progetti di potenziamento dei servizi notturni, all’acquisto di automezzi, mezzi ed attrezzature dei Corpi di polizia municipale.


Colonnina arancio per rilevatore di velocità in via Verdi

Al Comune, rimane per legge, la facoltà di “destinare in tutto o in parte la restante quota del 50% dei proventi” alle finalità che abbiamo sopra riportato. Il nostro Comune ha deciso di vincolare il 100% dei proventi delle multe per il superamento dei limiti di velocità, mentre per le altre ha deliberato di vincolare solo il 50%.

La previsione di entrata, per il nostro Comune, derivante dalle sanzioni amministrative pecuniarie ex art. 142 (superamento dei limiti di velocità) per l’anno 2016 è pari a 300mila euro, a cui occorre sottrarre quale “accantonamento a Fondo crediti di dubbia esigibilità” la quota di euro 74mila per un totale relativo di euro 226mila vincolati al 100%: per 126mila euro alla manutenzione ordinaria delle strade e per 100mila euro alla manutenzione dell’illuminazione pubblica.

La previsione di entrata, invece, per le sanzioni amministrative pecuniarie ex art. 208 (per tutte le altre violazioni del Codice della strada) per l’anno 2016 – stimata dalla nostra amministrazione comunale - è di 2,3 milioni di euro a cui occorre sottrarre la quota destinata ad “accantonamento a Fondo crediti di dubbia esigibilità” di euro 570mila per un totale relativo di 1,73 milioni di euro, vincolato al 50% e quindi per 866mila euro. Così ripartiti: 216mila euro sono destinati alla manutenzione segnaletica stradale, semafori e dissuasori; alla Polizia locale vanno 216mila euro per attrezzature e prestazioni di servizi; mentre 434mila euro sono destinati a diversi interventi (tra quelli più importanti citiamo prestazioni Polizia locale 126mila euro, manutenzione ordinaria strade 60mila euro, sgombero neve 80mila euro, manutenzione illuminazione pubblica 80mila euro, progetto vigilanza 30mila euro, consultazione banche dati 17mila euro …).

Spesso i Comuni sono accusati di utilizzare le multe per “fare cassa”. La risposta da parte dell’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, è che invece siamo in presenza di norme cervellotiche che impongono utilizzi impossibili, costringendo spesso gli stessi Comuni a fare accantonamenti non potendo utilizzare i proventi delle multe per altre finalità. L’associazione ha più volte chiesto di rivedere le norme attuali per renderle più flessibili ed applicabili, in particolare per favorire effettivamente gli investimenti sulla sicurezza delle strade.

Cernusco sul Naviglio, 4 aprile 2016