GIOCO D’AZZARDO A CERNUSCO: DATI PREOCCUPANTI

Nella seduta del consiglio comunale dello scorso 12 gennaio, la consigliera Mariani ha presentato una relazione sul gioco d’azzardo in città e ha proposto dodici azioni per contrastarne la diffusione. I consiglieri comunali sono rimasti sorpresi dai dati resi noti: in città, a fine 2015, c’erano 208 postazioni di gioco, di cui 113 in 3 sale gioco e 95 in 28 bar e tabaccherie.

Nello scorso maggio il consiglio comunale aveva votato a maggioranza una mozione in cui si chiedeva al Sindaco di creare la delega alla legalità affidandola ad un assessore o consigliere delegato; di aderire all’Associazione Avviso pubblico (per ulteriori informazioni, clicca qui) con un contributo annuo di mille euro; di istituire la settimana della legalità o in alternativa 3 o 4 eventi all’anno con iniziative a tema per scuole e adulti. Inoltre, il consiglio comunale si impegnava e impegnava il Sindaco ad adottare la Carta di avviso pubblico nel più breve tempo possibile. Successivamente il Sindaco, Eugenio Comincini, aveva poi conferito la delega alla legalità alla consigliera comunale Mariangela Mariani (Vivere Cernusco). La consigliera, alla scadenza della sua delega, ha riferito sul lavoro svolto nel corso della seduta del consiglio comunale dello scorso 12 gennaio.

Mariani ha innanzitutto spiegato che, essendo il tema della legalità amplissimo, ha pensato di concentrarsi su un argomento specifico e ha quindi deciso di porre la sua attenzione sul gioco d’azzardo. L’ha fatto, “pensando ad un progetto che ponesse in essere da parte della nostra amministrazione comunale una serie di azioni per contrastare il gioco d’azzardo”. Azioni riunite in un progetto denominato “Non giocarti la vita: azioni concrete contro pericoli e illegalità legate al gioco d’azzardo”


Foto archivio SIR

Le motivazioni del progetto. “L’idea – ha chiarito Mariani - era quella di concentrare le azioni contro il gioco d’azzardo in quest’anno, con l’auspico che si individui poi per ogni anno un tema specifico su cui lavorare in modo congiunto come amministrazione comunale.” Quindi ha evidenziato che “il gioco d’azzardo è un business, in parte legale, che in ogni caso alimenta reati come riciclaggio e usura. Un’amministrazione comunale come la nostra che ha a cuore la legalità ha il dovere di arginare questo fenomeno.” Altro motivo alla base della scelta: “la ludopatia con tutte le sue conseguenze sociali tocca ormai tutte le fasce della popolazione. È sembrato doveroso che l’amministrazione comunale non trascurasse un problema che tocca sempre più da vicino le famiglie anche nella nostra città.” Mariani ha poi citato una ricerca nelle quale si afferma che la legalizzazione del gioco d’azzardo non funziona come contenimento del gioco clandestino. Anzi, ne incentiva la diffusione! Altre due motivazioni che hanno sostenuto la scelta: la campagna contro il gioco d’azzardo è quella in cui l’Associazione Avviso Pubblico si è maggiormente impegnata; “il progetto è intersettoriale, perché coinvolge tutte gli assessorati, e questo per una maggioranza che, in questi anni, ha operato d’intesa tra i diversi amministratori ancor di più lo deve fare in quest’ultimo periodo del suo mandato, perché un buon governo si deve basare sul lavoro collegiale.”

Le azioni. Mariani, per contrastare il diffondersi del gioco d’azzardo, ha indicato alcune azioni, citandole non in ordine di priorità ma secondo i tempi di attuazione. Le prime riguardano: mappatura dei locali cittadini con slot machine e similari; identificazione dei locali collocati in zone sensibili (scuole, centri sportivi, centri di aggregazione per giovani e anziani, oratori …); azioni mirate di polizia locale e/o carabinieri per verificare l’osservanza da parte dei gestori dei locali del divieto di gioco ai minori, la collocazione sui dispositivi dei giochi dei cartelli sul pericolo di dipendenza e di ogni altro obbligo previsto dalla normativa vigente. Poi si prosegue con educazione e sensibilizzazione (in biblioteca, nelle scuole, nei centri di aggregazioni) sui pericoli della ludopatia; promozione nelle scuole secondarie di primo e secondo grado di concorsi di rivolti agli studenti; incentivi fiscali e di promozione a quei locali che dismettono slot e similari e che scelgono i giochi tradizionali (carte, scacchi, dame … ) e promuovono iniziative culturali; produzione di materiale informativo sui pericoli da dipendenza da gioco e creazione di un marchio che identifichi e promuova gli esercizi liberi da slot; inserimento nel nostro regolamento edilizio di norme che disincentivo l’apertura di sale da gioco.

Pubblicità. La consigliera Mariani ritiene inoltre che anche per il gioco d’azzardo, come avviene già per il fumo, deve essere posto un divieto completo per la pubblicità, ora limitato, con la nuova finanziaria, alle sole reti televisive generaliste.

La nuova mappatura. Negli scorsi mesi di novembre e dicembre sono state avviate le prime azioni. La polizia locale ha aggiornato la mappatura dei locali, dopo una prima rilevazione fatta nel 2013. “Sono dati che meritano molto attenzione”, ha commentato la consigliera Mariani. Nella nostra città ci sono 3 sale gioco con 113 postazioni oltre a 28 esercizi commerciali (bar. Tabaccherie) con 95 postazioni complessive. A Cernusco ci sono quindi 208 postazioni gioco. “Stiamo parlando solo di gioco legale. Quindi immaginiamo – ha sottolineato Mariani – cosa può essere il sommerso, che non risulta da nessuna mappatura … e soprattutto io ho guardato l’ubicazione di queste slot. Alcune sono poste in zone particolarmente sensibili: numerosi sono i bar e le tabaccherie del centro storico (quindi in prossimità di scuole, ospedali, centro anziani, oratori) o in prossimità di scuole superiori (sia Itsos che Ipsia).”

“Appare quindi urgente porre in essere i controlli – ha proseguito Mariani - in particolare quelli rivolti alla tutela dei minori. Perché la preoccupazione vera, come succede per altri divieti - per esempio, per il divieto di vendita di alcolici ai minori – è che il divieto non sempre sia rispettato. Chi deve vendere qualcosa non chiede normalmente la carta d’identità.” La consigliera delegata ha poi precisato che “accanto all’attività sanzionatoria occorre attivare tutte le iniziative di educazione e sensibilizzazione atte a prevenire il gioco d’azzardo patologico. Non ultimo, bisogna sviluppare azioni premianti nei confronti di quegli esercizi che decidono di non installare o di dismettere slot.” Con l’avvertenza che le agevolazioni fiscali devono essere accompagnate da altre azioni incentivanti perché da sole non bastano: infatti, Mariani ha rilevato che normalmente quanto un esercente potrebbe risparmiare in un anno di agevolazione di tassa rifiuti lo incassa in un mese di slot. La consigliera delegata ha infine informato che alcune azioni da lei indicate sono già state inserire nel DUP 2016/2018.


Foto archivio Siciliani – Gennari/SIR

IL DIBATTITO – Il primo ad intervenire nel dibattito è stato il consigliere Claudio Gargantini (Persona e Città) che si è detto “stupito del fatto che nel DUP non ci fosse già qualcosa in più dopo questo lavoro fatto dalla consigliera Mariani, soprattutto qualche incentivo.” Ha quindi parlato di “contraddizione tra l’ottimo lavoro di Mariani, ma non recepito nel DUP” e il comportamento del “PD locale che propone queste azioni contro il gioco d’azzardo mentre invece a livello nazionale non lo contrasta come dovrebbe.” Gargantini ha anche usato l’espressione “pensiero mafioso” per indicare ciò che c’è “dietro alla creazione delle slot machine”.

Per Angelo Levati (PD) “200 postazioni di gioco d’azzardo non sono una bella cosa per la nostra città. Grazie a Mariani, perché ha messo sul tavolo le cifre che fino a ieri noi non pensavamo. Il contrasto al gioco d’azzardo è un impegno che deve essere portato avanti non solo dall’amministrazione comunale, ma anche con la collaborazione della comunità pastorale e coinvolgendo i medici. Sarebbe interessante che la giunta si incontrasse periodicamente con questi soggetti.”

“Ho la percezione che il gioco d’azzardo sia più diffuso di quanto possiamo pensare. Ragionare sulla legalità – ha detto Danilo Radaelli (Sinistra per Cernusco), partendo dal gioco d’azzardo è una cosa abbastanza interessante ed intelligente per una comunità. È però importante che ci sia un continuo aggiornamento su questa tematica, oltre alla formazione, comunicazione e informazione.”

Dal consigliere Claudio Keller (Gruppo misto) è venuta la proposta di rinnovare per altri sei mesi l’incarico alla consigliera Mariani, per cercare così di capire quali molle spingano i giovani a questo gioco, ascoltando anche i responsabili dei diversi luoghi di aggregazione che possono fornire un qualche aiuto in questo lavoro.

Per il Sindaco, intervenuto in chiusura di dibattito, nel lavoro svolto dalla consigliera delegata “ci sono dati sicuramente interessanti su cui riflettere ed elaborare altre azioni”. Si è poi riservato “di decidere se prolungare o meno la delega. Il lavoro adesso è stato fatto e si tratta ora di tradurre in scelte amministrative le azioni indicate nel progetto.”

Punto di vista - Come ben sanno i nostri abituali lettori, sulle conseguenze del gioco d’azzardo è da anni che abbiamo lanciato l’allarme, scrivendo ripetutamente sull’argomento. I dati resi noti dalla consigliera Mariangela Mariani non ci hanno sorpreso, bensì preoccupato. Una precedente mappatura - fatta nell’autunno del 2013, sempre dalla polizia locale – aveva rilevato che nei bar, tabaccherie e punti di ristoro cernuschesi (esclusi quindi sale giochi e agenzia di scommesse, anche queste purtroppo presenti in città) c’erano 59 postazioni. In poco più di due anni, siamo quindi passati da 59 a 95: un aumento del 60%! Un segnale d’allarme era arrivato anche dall’indagine fatta, nei primi mesi del 2014, dalla rete dei centri di aggregazione giovanile della nostra zona. Sorpresi lo siamo, invece, per lo stupore manifestato da alcuni consiglieri comunali sulle dimensioni del fenomeno in città. Sorpresi e anche preoccupati. Ci domandiamo: ma dove vivono costoro?
Va dato il merito alla consigliera Mariani di aver scelto questo tema, nell’ambito dell’ampia delega a lei conferita sulla legalità, di averlo indagato, proponendo poi interventi precisi. Suonando così la sveglia all’amministrazione comunale. Con lei siamo pienamente d’accordo nel ritenere che debba essere bandita qualsiasi forma di pubblicità sul gioco d’azzardo. Adesso ci si augura che alle parole seguano finalmente azioni concrete, non limitandosi a quelle già fatte. (C.G.)

Per approfondire:
- Bonificare subito la palude dell'azzardo
- Azzardo, ecco come ci ipnotizzano
- Azzardo in crescita, cifra record per il 2015

Pagina iniziale: foto archivio SIR

Cernusco sul Naviglio, 14 gennaio 2016