Santuario, previsto un intervento anche sul soffitto in legno

Ora procedono speditamente i lavori al Santuario di Santa Maria Addolorata. Il terzo lotto dei lavori comporterà una spesa di circa 260mila euro.

Durante il mese di maggio l'attività dl restauro delle decorazioni ottocentesche ha dato evidenza delle opere eseguite su tutta la porzione che interessa la volta sopra l'altare, l'arcata principale e le pareti laterali all'altare. L'attività sta proseguendo ora sulla volta sopra la zona del coro e le relative pareti, qui i decori sono meno importanti ma, in dialogo con la porzione dell'altare, riprendono le sagomature e il decoro centrale che è stato recuperato completamente.

Venerdì 17 maggio l'architetto della Soprintendenza ha svolto il sopralluogo presso il Santuario per verificare lo stato di avanzamento dei lavori di restauro dei decori rinvenuti sulle superfici murarie della fabbrica. In questa occasione si sono definite le linee guida per intervenire sulle pareti della navata e sui pilastri della stessa che, anche in questo caso, presentano decorazioni lineari di semplice fattura ma sempre attribuibili come datazione alle pitture della zona altare. Dovendo realizzare i ponteggi su tutto il perimetro interno del Santuario, così da permettere il restauro delle pareti, si è prospettata la possibilità di realizzare un piano di lavoro completo su tutta la superficie in modo da consentire la pulizia del soffitto a cassettoni che alla vista presentava zone con distacco della pittura marrone esistente. Approfittando della presenza dei tecnici della Soprintendenza si è quindi affrontato anche il tema del recupero di queste superfici così da rendere omogeneo e completo tutto l'intervento. Si è arrivati alla conclusione di procedere ad una pulizia dell'intera superficie del soffitto a cassettoni che copre l'intera navata del Santuario eseguendo una prima pulizia generale che prevede la rimozione dello strato di pittura a smalto che a seguito delle infiltrazioni d'acqua ed al suo deterioramento non risultava più coesa. In secondo luogo si procederà alla ritinteggiatura del soffitto abbandonando il vecchio colore marrone, recuperando le tonalità che sono affiorate nei sottostrati che virano sulla tonalità dei colori grigi.

Dopo un ulteriore sopralluogo programmato per la fine del corrente mese, si andranno a definire i toni dei grigi da stendere in due tonalità differenti, questa nuova tinta verrà ad integrarsi con le pareti laterali e con la fascia di coronamento anch'essa riscoperta dopo i lavori di svelamento già effettuati. Questa ultima lavorazione, importante ed indispensabile, fa sì che i costi previsionalmente stimati per l'intervento subiscano un ulteriore aumento di cui la Parrocchia dovrà farsi carico, preme però ribadire che avendo dato corso ad una così importante opera di restauro, sarebbe stato riduttivo non intervenire nel recupero delle superfici pittoriche interne che avremo modo di ammirare a lavori ultimati.

Terzo lotto dei lavori - Siamo finalmente in grado di presentare il preventivo di spesa per il terzo lotto dei lavori del nostro Santuario. Il piano iniziale degli interventi comprendeva una minima parte di opere interne, ma in seguito si è dovuto prendere atto che era impossibile procedere con una semplice ritinteggiatura interna, dati i vincoli posti dalla Soprintendenza, e impensabile lasciare tutto nello stato di fatto in cui si trovava, con rappezzi consistenti sulle pareti interne della navata. È stata quindi avviata un’analisi sugli intonaci delle pareti interne per verificare se effettivamente ci poteva essere qualcosa di artisticamente interessante oppure no. Man mano che il lavoro procedeva, si è venuto svelando un apparato di decorazioni che nessuno ricordava e di cui non c’era neppure traccia negli archivi parrocchiali, come abbiamo scritto in questi mesi. Il risultato finale sorprenderà non poco.

Questa estensione dei lavori ha comportato un incremento dei costi per il terzo lotto, inizialmente stimati in circa 100mila euro. Nel dettaglio abbiamo: per il disvelamento delle più antiche decorazioni e per il restauro del presbiterio e dell'arco trionfale: € 51.590; per il restauro delle superfici del coro e della navata: € 78.540; per il trattamento della superficie in legno del soffitto a cassettoni, compreso ponteggio: € 38.390; per il ponteggio per il presbiterio e il coro: € 32.164; per il completamento degli impianti elettrici € 10.362; per la fornitura degli elementi di riscaldamento € 28.096; per la fornitura e posa di 3 porte esterne € 8.174; per imprevisti € 11.819. Il totale è di € 259.135 (IVA compresa). L’importo complessivo dei tre lotti di lavori dovrebbe quindi essere di 1.112.918 euro. Costi che sinora sono stati pagati con le offerte raccolte (€ 441.916), con le disponibilità derivanti da due lasciti testamentari (€ 178.111), con un mutuo (€ 350.000) da rimborsare in 15 anni.

Una recente riflessione del cardinale Matteo Zuppi, a proposito di un restauro appena concluso sotto i portici di Bologna, ben riassume il significato di quanto si sta facendo nel nostro santuario: «Riconoscere la presenza di Maria ci aiuta a riconoscere la presenza dell’altro, a prendersene cura in un tempo segnato dall’indifferenza e dalla chiusura. È qualcosa che parla a tutti, anche ai non credenti, perché tutti possano sentirsi accompagnati da quello sguardo materno. Sostando davanti a queste opere salvate da una sapiente opera di restauro, impariamo che la vita stessa è l’arte del restauro: siamo invitati a fare i conti con la fragilità - una realtà che preferiamo censurare, inseguendo i miti del successo e della performance - e a scoprire la bellezza presente in noi e negli altri, che troppo spesso rimane nascosta e offuscata. Gesù e Maria sono i grandi restauratori che ci aiutano a ritrovare questa bellezza: accade sotto i portici di Bologna, ma può accadere nella vita di ciascuno di noi». Sta accadendo anche qui a Cernusco, con il nostro amato Santuario, per tutti.

Raccolta fondi Ricordiamo le diverse possibilità per partecipare alla raccolta fondi a copertura dei costi per i lavori già eseguiti (primo e secondo lotto) e per quelli ancora da completare (terzo lotto):

- offerta da consegnare ai sacerdoti o da mettere nelle apposite cassette poste nelle tre chiese parrocchiali cittadine;

- offerta straordinaria durante le Messe della prima domenica del mese in tutte e tre le parrocchie cittadine;

- offerta mediante bonifico bancario sul c/c intestato a Parrocchia Santa Maria Assunta, IBAN IT 32 D 08453 32880 000000001043 con la causale: offerta lavori Santuario;

- contributo per beni culturali agevolato fiscalmente:

a) per le persone fisiche: detrazione dall’imposta lorda del 19% della somma erogata;

b) per le imprese: deducibilità dal reddito dell’intera somma;

per entrambe le possibilità: occorre fare un bonifico bancario sul c/c intestato a Parrocchia Santa Maria Assunta, IBAN IT 14 Q 08453 32880 000000013070, causale: contributo lavori Santuario;

per beneficiare dell’agevolazione fiscale è inoltre necessario, una volta effettuato il bonifico, richiedere la ricevuta del contributo versato inviando una mail a: santamariaassuntacernusco@gmail.com, con i propri dati anagrafici e codice fiscale, oltre ad allegare copia della contabile bancaria; oppure telefonare allo 02.9243991;

- disporre, con testamento, l’eredità o un legato a favore della Parrocchia di Santa Maria Assunta, che può ricevere l’intera eredità oppure una parte di essa (legato). Ciò che caratterizza queste disposizioni è la necessità, sia per il benefattore che per la Parrocchia, di rispettare la normativa del codice civile. Formalità che devono essere osservate per aversi un testamento lecito e valido a partire dall’indicazione dell’esatta denominazione legale dell’ente beneficiario: nel nostro caso, la Parrocchia di Santa Maria Assunta in Cernusco sul Naviglio. Fare testamento è molto facile.

Ci sono due tipi di testamento entrambi con lo stesso valore: il testamento olografo (quello scritto interamente di proprio pugno; per essere valido deve contenere la data e la firma del testatore) e il testamento pubblico (quello redatto da un notaio che raccoglie le volontà del testatore alla presenza di due testimoni).

Ognuno può decidere di lasciare quello che vuole, non servono ingenti patrimoni: per esempio, somme di denaro di qualsiasi entità; beni immobili (come un appartamento, un terreno); beni mobili (un’opera d’arte, un gioiello o un arredo); azioni e titoli di investimento; polizze vita fine rapporto indicando la Parrocchia come beneficiario.

La parte di eredità di cui si può disporre liberamente è la quota disponibile, mentre la quota legittima è la parte che la legge riserva agli eredi legittimi (coniuge o il soggetto unito civilmente, i figli e gli ascendenti …).

Cernusco sul Naviglio, 3 giugno 2024

In allegato: Dal Santuario, ‘Voce Amica’ di giugno 2024