Santuario, ricompaiono le antiche decorazioni
Continua il restauro interno di Santa Maria Addolorata
Finalmente a dicembre sono iniziati i lavori di restauro
delle superfici interne del santuario; al momento l'impresa incaricata dell’esecuzione
dei lavori sta operando sulla volta e sull’arcata trionfale del presbiterio.
Nella seconda fase si andrà ad ultimare l'intervento di pulizia sulla volta del
coro e sulle pareti verticali ove si riterrà necessario.
Le operazioni
delicate e lunghe riguardano l’asportazione degli strati di pitture
acriliche stese sopra gli impianti pittorici e/o decorativi, in diversi periodi
e che in una successiva fase potranno essere semplicemente fissati e ripuliti o
eventualmente essere risanati e integrati nelle parti mancanti e troppo
deteriorate. Al momento le operazioni di restauro si sono concentrate sulla
parte alta del presbiterio e del coro liberando una notevole porzione delle
superfici delle volte e dell'arcata principale svelando le decorazioni
originali di pregevole fattura.
Le procedure del restauro prevedono,
a disvelamento finito, una ricognizione dello stato dei luoghi da eseguirsi di
concerto con i funzionari della Soprintendenza, i restauratori/restauratrici e
la direzione lavori. Il sopralluogo programmato agli inizi di febbraio servirà
per definire le linee base da seguire per il restauro delle superfici decorate
in modo da garantirne la stabilità e la durata nel tempo. Successivamente si
effettueranno prove di campionature anche sulle pareti verticali della zona
altare e coro, nonché nell’assemblea per intraprendere anche su queste
superfici il lavoro di recupero delle eventuali decorazioni che si dovessero
rinvenire.
(Paolo Grassi, Voce Amica, febbraio 2024)
Le antiche devozioni, in attesa
della riapertura del Santuario - Quanto scriveva monsignor Luigi Ghezzi in “Santa Maria in Cernusco”,
libro dato alle stampe nel 1934, era
anche esperienza comune delle persone - e non erano certamente poche! - che,
prima della chiusura del santuario per i lavori di restauro e risanamento
conservativo ancora in corso, vi entravano per una preghiera. «Si potrebbe credere - racconta il nostro illustre
concittadino (1887 – 1952) - che S. Maria ormai un po' fuori mano, non sia più
frequentata, ma anzi abbandonata, specialmente nella stagione invernale,
quando le strade che vi conducono sono tanto brutte... e la nebbia nasconde
anche il campaniletto... Certo, non c’è gente ogni momento a S. Maria... ma
ogni giorno sì. S. Maria non è una chiesina abbandonata; in qualunque giorno vi
andiate troverete una lampada, dei lumini, delle candele che ardono e
crepitano, omaggio di devoti, dei quali qualcuno è lì alla balaustra, o nella
penombra della chiesa, e prega guardando alla Madonna, che guarda ancor Lei
coi suoi occhi vivi ed espressivi e pieni di lacrime! Il nostro popolo l’ha in
mente la sua Madonna, e ci va a venerarla; ama però di far le sue devozioni
alla Gran Madre quasi segretamente, a togliere ogni ostentazione e per aver maggior
libertà di fervore. E non è bella una devozione così, umile e non chiassosa?!». E questo è forse il vero
motivo della venerazione e dell’affetto dei Cernuschesi verso la Madonna di S.
Maria.
Nell’attesa di poter presto
tornare a pregare a Santa Maria, ricordiamo una delle più sentite devozioni
alla Madonna, che celebriamo proprio in questi giorni, narrate sempre da
monsignor Ghezzi: «alla Madonna della Ceriola, il due di febbraio, si direbbe
che è giorno di pellegrinaggio a S. Maria. In chiesa parrocchiale han benedetto
le candele, e chi l’ha avuta, o come appartenente alla Confraternita, o perchè
della Compagnia della Dottrina... se già ha provvisto negli altri anni ad
adornare il proprio letto, per accenderla poi nell’ora dell’agonia... quella
di quest’anno la porta a S. Maria. Sono specialmente le mamme, che colla loro
candela, di mattina presto o in sul vespero, vengono ad accenderla alla Madonna.
E la candela accesa è il simbolo di una preghiera, di
una domanda... di quelle grazie che han
bisogno e per l’anima e per il corpo, e per loro e per la famiglia. Che se
tutto va bene, ed è un momento che non c’è che da ringraziare il Signore, la
candela lì dinnanzi al Cristo morto e all’Addolorata, prega per quando
purtroppo verranno le agonie di qualcuno dei propri cari, od è in suffragio dei
poveri che dormono non lontano, nel cimitero. O
candide e sante candelette della Ceriola, ditene tante di preghiere colla vostra vivida fiammella alla nostra
Madonna... E consumatevi lì dinnanzi all’altare, ma non cessi la
preghiera del nostro cuore!»
Raccolta fondi – È importante che la generosità dei Cernuschesi non venga meno anche nei prossimi mesi, così da consentire alla Parrocchia di giungere in tempi brevi al pagamento completo dei lavori sinora effettuati (primo e secondo lotto) e di quelli appena iniziati (terzo lotto) e, se fosse possibile, di rimborsare anticipatamente anche il mutuo, tutto o in parte.
Ricordiamo le diverse possibilità per partecipare alla raccolta fondi:
- offerta da consegnare ai sacerdoti o da mettere nelle apposite cassette poste nelle tre chiese parrocchiali cittadine;
- offerta straordinaria durante le Messe della prima domenica del mese in tutte e tre le parrocchie cittadine;
- offerta mediante bonifico bancario sul c/c intestato a Parrocchia Santa Maria Assunta, IBAN IT 32 D 08453 32880 000000001043 con la causale: offerta lavori Santuario;
- contributo per beni
culturali agevolato fiscalmente:
a) per le persone
fisiche: detrazione dall’imposta lorda del 19% della somma erogata;
b) per le
imprese: deducibilità dal reddito dell’intera somma;
per entrambe le
possibilità: occorre fare un bonifico bancario sul c/c intestato a Parrocchia
Santa Maria Assunta, IBAN IT 14 Q 08453
32880 000000013070, causale: contributo lavori Santuario;
per beneficiare
dell’agevolazione fiscale è inoltre necessario, una volta effettuato il
bonifico, richiedere la ricevuta del contributo versato inviando una mail a: santamariaassuntacernusco@gmail.com,
con i propri dati anagrafici e codice fiscale, oltre ad allegare copia della contabile bancaria; oppure
telefonare allo 02.9243991;
- disporre, con testamento,
l’eredità o un legato a favore della Parrocchia di Santa Maria Assunta, che può
ricevere l’intera eredità oppure una parte di essa (legato). Ciò che
caratterizza queste disposizioni è la necessità, sia per il benefattore che per
la Parrocchia, di rispettare la normativa del codice civile. Formalità che
devono essere osservate per aversi un testamento lecito e valido a partire
dall’indicazione dell’esatta denominazione legale dell’ente beneficiario: nel
nostro caso, la Parrocchia di Santa Maria Assunta in Cernusco sul Naviglio.
Fare testamento è molto facile.
Ci sono due tipi di testamento entrambi con lo stesso
valore: il testamento olografo (quello scritto interamente di proprio pugno;
per essere valido deve contenere la data e la firma del testatore) e il
testamento pubblico (quello redatto da un notaio che raccoglie le volontà del
testatore alla presenza di due testimoni).
Ognuno può decidere di lasciare quello che vuole, non
servono ingenti patrimoni: per esempio, somme di denaro di qualsiasi entità;
beni immobili (come un appartamento, un terreno); beni mobili (un’opera d’arte,
un gioiello o un arredo); azioni e titoli di investimento; polizze vita fine
rapporto indicando la Parrocchia come beneficiario.
La parte di eredità di cui si può disporre liberamente è la
quota disponibile, mentre la quota legittima è la parte che la legge riserva
agli eredi legittimi (coniuge o il soggetto unito civilmente, i figli e gli
ascendenti …).
Cernusco sul Naviglio, 9 febbraio 2024
In allegato: Dal Santuario, ‘Voce Amica’ di febbraio 2024