Santuario millenario che fa battere il cuore

La Parrocchia sta esaminando la relazione preparata dall’impresa che nelle scorse settimane ha eseguito diversi assaggi sulle pareti interne e sulla volta del presbiterio.

Sono interessanti - e al momento non aggiungiamo altro - le prime immagini che l’impresa di restauri ha inviato al nostro prevosto, dopo l’avvio degli interventi stratigrafici sulle pareti interne del Santuario. Guardandole ci siamo ricordati di quanto ha dichiarato recentemente il ministro della cultura della laicissima Francia. Meglio di così non si potrebbe dire a proposito dell’impegno che la nostra comunità pastorale si è assunta con i lavori di restauro e risanamento conservativo di Santa Maria: «Per noi tutti, credenti e non, questo patrimonio religioso (il riferimento era ai circa 50mila luoghi di culto francesi), che si tratti di una chiesa, di un tempio protestante, di una sinagoga e così via, fa parte di ciò che fa battere il cuore, nelle nostre città e nei nostri villaggi, nutrendo il nostro immaginario. So bene fino a che punto quest’attaccamento al patrimonio è oggi cruciale nel proiettarsi nel futuro (… data la difficoltà di) trovare i mezzi per rinnovare e ridare vita a questi luoghi. In tal modo, non si restaurano solo delle pietre, ma pure delle vite, delle avventure collettive, delle storie, degli immaginari.”

Che la nostra Santa Maria ci faccia battere il cuore è esperienza di tutti noi! Con questo spirito la Parrocchia sta esaminando la relazione, con una proposta d’intervento, da parte dell’impresa che nelle scorse settimane ha eseguito diversi assaggi sulle pareti e sulla volta del presbiterio del Santuario. La spesa prevista potrebbe essere sostenuta dalla nostra comunità, se continuerà ad essere generosa. La relazione però deve essere ancora esaminata e discussa con la Sopraintendenza per condividerne le modalità di attuazione; solo dopo questo passaggio si potrà essere più precisi sui costi da sostenere.

In chi sta seguendo più da vicino questi lavori c’è la convinzione che un restauro dell’interno del Santuario, volto a ricuperare alcune sue antiche decorazioni, se non fosse fatto in questa occasione difficilmente potrebbe esserlo in futuro. Anche per questo la Parrocchia ha scritto una lettera all’amministrazione comunale per invitarla a valutare la possibilità di concedere un contributo a fondo perduto per il completamento dell’intervento sull’edificio più antico della città, che una volta ricuperato e riaperto potrebbe costituire, con la vicina Villa Alari, un’interessante attrazione turistica per la nostra città. Guardiamo quindi con fiducia alle prossime scadenze.

Importo finale dei lavori del primo e secondo lotto – Negli scorsi giorni è stato completato il quadro economico dei lavori sinora eseguiti. A fronte di un preventivo iniziale, per i primi due lotti, di circa 801mila euro (non tenendo conto di quanto preventivato per il terzo lotto, riguardante i lavori interni, per circa 99mila euro), il conteggio finale ammonta a 854mila euro, con un incremento quindi per imprevisti di circa 50mila euro (compreso IVA). Questo dato, che riteniamo quasi atteso rispetto alle incognite che solitamente si possono incontrare quando si interviene su un antico edificio, consente alla Parrocchia di guardare con maggiore tranquillità ai costi che dovrebbe sostenere per i lavori interni in via di definizione.

Contributi agevolati fiscalmente - Abbiamo già segnalato negli scorsi mesi un’interessante modalità per contribuire alla raccolta fondi per pagare i lavori di restauro in corso al nostro Santuario, che val la pena ribadire ed evidenziare. Una modalità che sinora ha raccolto circa 45mila euro. Ci aspettavamo che fosse utilizzata in modo più diffuso.
I contributi dati dai Cernuschesi alla Parrocchia per i lavori in corso al nostro Santuario, soggetto a vincolo di interesse culturale, possono essere fiscalmente agevolati alle condizioni di seguito specificate. Invitiamo i nostri lettori ad utilizzare questa possibilità, alle condizioni di seguito specificate, beneficiando così delle seguenti agevolazioni:

a) per le persone fisiche: detrazione dall’imposta lorda del 19% della somma versata;

b) per le imprese: deducibilità dal reddito dell’intera somma versata;

in entrambi i casi: occorre fare un bonifico bancario sul c/c intestato a Parrocchia Santa Maria Assunta, IBAN IT 14 Q 08453 32880 000000013070, causale: contributo lavori Santuario;

per beneficiare dell’agevolazione fiscale è inoltre necessario, una volta effettuato il bonifico, richiedere la ricevuta del contributo versato inviando una mail a: santamariaassuntacernusco@gmail.com, con i propri dati anagrafici e codice fiscale, oltre ad allegare copia della contabile bancaria; oppure telefonare allo 02.9243991.

Le altre possibilità per partecipare alla raccolta fondi sono le seguenti:

• offerta da consegnare ai sacerdoti o da mettere nelle apposite cassette poste nelle tre chiese parrocchiali cittadine;

• offerta straordinaria durante le Messe della prima domenica del mese in tutte e tre le parrocchie cittadine;

• offerta mediante bonifico bancario sul c/c intestato a Parrocchia Santa Maria Assunta, IBAN IT 32 D 08453 32880 000000001043 con la causale: offerta lavori Santuario;

• disporre, con testamento, l’eredità o un legato a favore della Parrocchia Santa Maria Assunta, che può ricevere l’intera eredità oppure una parte di essa (legato). Ciò che caratterizza queste disposizioni è la necessità, sia per il benefattore che per la Parrocchia, di rispettare la normativa del codice civile. Formalità che devono essere osservate per aversi un testamento lecito e valido a partire dall’indicazione dell’esatta denominazione legale dell’ente beneficiario: nel nostro caso, la Parrocchia di Santa Maria Assunta in Cernusco sul Naviglio. Fare testamento è molto facile. Ci sono due tipi di testamento entrambi con lo stesso valore: il testamento olografo (quello scritto interamente di proprio pugno; per essere valido deve contenere la data e la firma del testatore) e il testamento pubblico (quello redatto da un notaio che raccoglie le volontà del testatore alla presenza di due testimoni). Ognuno può decidere di lasciare quello che vuole, non servono ingenti patrimoni: per esempio, somme di denaro di qualsiasi entità; beni immobili (come un appartamento, un terreno); beni mobili (un’opera d’arte, un gioiello o un arredo); azioni e titoli di investimento; polizze vita fine rapporto indicando la Parrocchia come beneficiario.

La parte di eredità di cui si può disporre liberamente è la quota disponibile, mentre la quota legittima è la parte che la legge riserva agli eredi legittimi (coniuge o il soggetto unito civilmente, i figli e gli ascendenti …).

Rinnoviamo l’invito ad essere generosi, soprattutto in occasione delle prossime festività natalizie così da consentire alla Parrocchia di far fronte al saldo dei lavori sinora effettuati (primo e secondo lotto). Dai prospetti in allegato, emerge quanto sia importante continuare a partecipare alla raccolta fondi per permettere alla Parrocchia di completare il pagamento dei lavori sinora eseguiti e di rimborsare anticipatamente il mutuo, evitando così l’aggravio de[1]gli interessi. Ci stiamo avvicinando ad un periodo in cui tradizionalmente si è più sensibili ad atti di generosità: confidiamo che non manchi l’attenzione anche verso il nostro Santuario.

Cernusco sul Naviglio, 6 dicembre 2023

In allegato: Dal Santuario, ‘Voce Amica’ di dicembre 2023