Santuario, verso la fase finale dei lavori

Terminata la tinteggiatura esterna, è iniziata la sistemazione del tetto e del pavimento della sacrestia. Rimangono poi da fare le pitturazioni e i restauri delle superfici murarie interne del Santuario

«Durante il mese di aprile – scrive l’architetto Paolo Grassi per Voce Amica di maggio 2023 - si è dato l'avvio ai lavori di colorazione delle facciate del Santuario, si è proceduto con la preparazione dei fondi, la colorazione di base in tinta giallo paglierino per procedere poi alla esecuzione della finitura velata delle facciate. Queste lavorazioni, da eseguirsi rigorosamente a pennello, richiedendo più tempo della semplice tinteggiatura a rullo, hanno allungato le tempistiche previste facendo slittare l'ultimazione dei lavori alla fine di aprile.»

«Il programma dei lavori ha previsto lo smontaggio di tutti i ponteggi a partire dal giorno 26 aprile – prosegue il professionista - verranno poi riposizionate le inferriate sulle finestre e si poseranno i pluviali per la raccolta dell'acqua piovana. Ultimato lo smontaggio, si potrà procedere alla realizzazione della porzione di copertura dei locali sacrestia rimasta in sospeso.»

«Contestualmente all'interno si procederà alla posa dei pavimenti in sacrestia ad alla finitura di questi ambienti prima non totalmente disponibili. Eseguiti anche questi lavori – aggiunge il direttore dei lavori - si passerà alla riqualificazione della muratura di recinzione sul lato verso il Naviglio e alla ricostruzione della zona di ingresso dove verrà posato un nuovo cancello di maggiori dimensioni rispetto all'esistente: questa modifica permetterà in seguito l'accesso al sagrato anche ai mezzi di servizio, prima impossibilitati ad entrare.»

«All'interno del Santuario - conclude Grassi - liberato finalmente dalle strutture provvisorie che reggevano l'impalcato di copertura ora rinforzato, si è provveduto alla lucidatura dei vecchi pavimenti in marmo della navata, riportandoli alla lucentezza originale. Nella zona altare e nel coro si sono integrate le pavimentazioni in marmo mancanti ed è stata fatta la levigatura di tutti i pavimenti.»

Siamo nel mese delle “maggiori speranze” - «A maggio è mai possibile non ricordare la Madonna di Santa Maria?» si domanda monsignor Luigi Ghezzi in “Santa Maria in Cernusco”, libro da lui scritto nel 1934. La risposta è scontata. Infatti, subito dopo racconta che «ci va la gente di domenica, nei giorni feriali, e ormai anche di sera, chè la stagione si è fatta bella e calda. Quanti lumini e quante candelette vi sono accese, in mezzo a mazzi olezzanti di fiori, di rose specialmente, perché chi ne ha in giardino o alla vigna non dimentica di farne omaggio alla Madonna di Santa Maria. È il mese delle maggiori speranze e dei pericoli più gravi per la campagna: guai una grandinata!». Dopo aver accennato alle diverse iniziative del mese di maggio, aggiunge che anche «per tutta l’estate, si fanno i Tridui a Santa Maria, per ottenere la guarigione di malati gravi e benedizione negli affari più importanti e più difficili.» Quindi ricorda «come sono suggestive quelle preghiere vespertine laggiù a Santa Maria. Il Rosario che a decine e decine di volte fa ripetere “Santa Maria prega per noi adesso e nell’ora della morte …”. Poi il canto nella melodia popolare delle Litanie, che ripetono i titoli più belli alla Madonna.»

Anche noi desideriamo ritornare presto a pregare nel restaurato Santuario di Santa Maria. Oggi i motivi per farlo sono certamente diversi da quelli del passato di una piccola comunità agricola: alla Madonna Addolorata vogliamo, innanzitutto, chiedere il dono della pace. E per poter far questo non ci stanchiamo di sollecitare la generosità dei Cernuschesi, correndo magari anche il rischio di sembrare troppo insistenti e invadenti. Siamo tuttavia convinti che quando non lo si fa per sé ma per la comunità non si deve mai aver timore di chiedere.

Raccolta fondi - Confidiamo pertanto nella generosità di tutti verso il nostro Santuario, ricordando le diverse possibilità per partecipare alla raccolta fondi:
- offerta da consegnare ai sacerdoti o da mettere nelle apposite cassette poste nelle tre chiese parrocchiali cittadine;
- offerta straordinaria durante le Messe della prima domenica del mese in tutte e tre le parrocchie cittadine;
- offerta mediante bonifico bancario sul c/c intestato a Parrocchia Santa Maria Assunta, IBAN IT 32 D 08453 32880 000000001043 con la causale: offerta lavori Santuario;
- contributo per beni culturali agevolato fiscalmente:
a) per le persone fisiche: detrazione dall’imposta lorda del 19% della somma erogata;
b) per le imprese: deducibilità dal reddito dell’intera somma;
con bonifico bancario sul c/c intestato a Parrocchia Santa Maria Assunta, IBAN IT 14 Q 08453 32880 000000013070, causale: contributo lavori Santuario;
per beneficiare dell’agevolazione fiscale è necessario, una volta effettuato il bonifico, richiedere la ricevuta del contributo versato inviando una mail a:
santamariaassuntacernusco@gmail.com, con i propri dati anagrafici e codice fiscale, oltre ad allegare copia della contabile bancaria; oppure telefonare allo 02.9243991;

- disporre, con testamento, l’eredità o un legato a favore della Parrocchia Santa Maria Assunta
La Parrocchia può ricevere l’intera eredità oppure una parte di essa (legato). Ciò che caratterizza queste disposizioni è la necessità, sia per il benefattore che per la Parrocchia, di rispettare la normativa del codice civile. Formalità che devono essere osservate per aversi un testamento lecito e valido a partire dall’indicazione dell’esatta denominazione legale dell’ente beneficiario: nel nostro caso la Parrocchia di Santa Maria Assunta in Cernusco sul Naviglio. Fare testamento è molto facile. Ci sono due tipi di testamento entrambi con lo stesso valore: il testamento olografo (quello scritto interamente di proprio pugno; per essere valido deve contenere la data e la firma del testatore) e il testamento pubblico (quello redatto da un notaio che raccoglie le volontà del testatore alla presenza di due testimoni). Ognuno può decidere di lasciare alla Parrocchia, per il Santuario, quello che vuole, non servono ingenti patrimoni: per esempio, somme di denaro di qualsiasi entità; beni immobili (come un appartamento, un terreno); beni mobili (un’opera d’arte, un gioiello o un arredo); azioni e titoli di investimento; polizze vita fine rapporto indicando la Parrocchia come beneficiario. La parte di eredità di cui si può disporre liberamente è la quota disponibile, mentre la quota legittima è la parte che la legge riserva agli eredi legittimi (coniuge o il soggetto unito civilmente, i figli e gli ascendenti …).

In allegato: Dal Santuario, ‘Voce Amica’ di maggio 2023

Cernusco sul Naviglio, 9 maggio 2023