LE MERAVIGLIE NASCOSTE DEL NOSTRO SANTUARIO DI SANTA MARIA
Santuario, restauratori
all’opera
In queste settimane stanno rimuovendo,
nella zona dell’altare e del coro, le tinteggiature soprammesse
Alcuni
giorni fa siamo stati in Santuario a parlare con uno dei restauratori impegnato
nell’opera di ricupero delle antiche decorazioni. Per meglio comprendere e
valutare quanto si svelava davanti ai nostri occhi, nel rispetto delle norme di
sicurezza, siamo saliti sul ponteggio che avvolge tutto la zona dell’altare per
raggiungere il nostro interlocutore, al lavoro sulla volta. Nelle foto che
pubblichiamo in queste pagine si può vedere ciò che al momento è stato riportato
alla luce.
L’impresa Luzzana
Restauri di Civate è stata incaricata di eseguire questo terzo lotto dei
lavori. È attiva da oltre quarant’anni in questo settore: tra i suoi più
recenti interventi ci sono il Santuario della Madonna delle Lacrime di Treviglio (BG),
San Pietro al Monte di Civate (LC),
il Santuario di Santa Maria al Sacro Monte di Varese, la Basilica di San Nicolò a Lecco. L’impresa da alcune
settimane sta disvelando - intervento che
consiste nel riportare alla luce - le più antiche decorazioni del presbiterio e
dell'arco trionfale del Santuario di Santa Maria per poi procedere con il
relativo restauro.
“Lo stato di conservazione dell'area presbiteriale del Santuario - ha scritto l’impresa nella relazione che ha presentato prima di ricevere l’incarico per eseguire l’intervento - è caratterizzato da generali e relativamente recenti riprese pittoriche delle superfici. Infatti sia l'arco trionfale, sia le pareti che la volta del presbiterio presentano tinteggiature piene ed uniformi, le quali si differenziano solo per l'utilizzo di coloriture tendenti al giallo ocra per gli archi e le lesene e un color bianco per la copertura ed il cornicione; tali stesure, di natura prevalentemente acrilica, hanno appiattito i volumi delle forme architettoniche, sia nel loro insieme sia nella loro singolarità, appesantendone la resa estetica.”
I
restauratori aggiungono quindi che “mirate indagini stratigrafiche hanno
rivelato la presenza, sotto alle suddette tinte oggi visibili, di precedenti
apparati decorativi a calce (come si può
osservare da alcune foto che pubblichiamo in allegato) che ornano le
diverse componenti dello spazio presbiteriale; tali ornamenti sono costituiti
prevalentemente da cornici e decorazioni seriali, sia fitoformi sia
geometriche, con l'inserimento sulle lesene di realizzazioni a finto marmo
incorniciati da finti stucchi.”
Le
diverse fasi dell’intervento. Sulla base di quanto rilevato dalle indagini
preliminari eseguite dall’impresa, in queste settimane i suoi dipendenti stanno
rimuovendo, nella zona dell’altare e del coro, le tinteggiature soprammesse:
questo intervento, sottolineano i restauratori “consentirebbe peraltro di
meglio valorizzare forme e volumi delle componenti architettoniche dello spazio
presbiteriale. In tal senso si procederà, sulla scorta di quanto disvelato
dalle indagini e previo opportuno confronto con la direzione lavori, committenza
ed organismi di tutela, al disvelamento del più antico livello delle suddette
opere ornamentali.” In questa fase il descialbo (operazione che consiste nella rimozione di uno o più
strati coprenti) è attuato
in primo luogo per via meccanica, con bisturi ed apposite spatoline, e di
seguito, solo per materiali più tenaci, mediante gli effetti emollienti di
applicazioni di opportuno preparato di sperimentato utilizzo.”
Quanto
poi rinvenuto sarà sottoposto, ove necessario, ad opportuno consolidamento. Seguirà
poi la pulitura delle superfici, le necessarie
stuccature, l’intonazione delle lacune pittoriche delle campiture e delle
decorazioni seriali, la valutazione di una migliore valorizzazione dello spazio
presbiteriale. Passaggi tutti da definire in modo più specifico nelle prossime
settimane con le parti interessante e sui quali avremo modo di ritornare in
modo più approfondito.
Le decorazioni che stanno venendo alla luce a
quale periodo potrebbero risalire? Su questo argomento ci riserviamo qualche
ulteriore approfondimento e nei prossimi mesi cercheremo di fornire alcune indicazioni.
Dai documenti sinora esaminati emerge la mancanza di riferimenti precisi e
pertanto ci si dovrà basare su delle ipotesi più o meno attendibili.
Il preventivo per il terzo lotto, riguardante gli
interventi da farsi nel presbiterio e nel coro, è di circa 52mila euro
(compreso IVA) per la sola impresa di restauro. Saranno poi da aggiungere le
spese per il ponteggio e la ritinteggiatura della navata. L’importo complessivo
per questi lavori dovrebbe essere di circa 90mila euro, che corrisponde a
quanto già presentato in Curia, per il terzo lotto, nello scorso marzo sulla base dei precedenti
orientamenti.
RACCOLTA FONDI – Nell’anno appena iniziato la nostra Comunità
pastorale invita
ancora i Cernuschesi ad essere generosi, così da consentire di giungere, in
tempi brevi, al pagamento completo dei lavori sinora effettuati (primo e
secondo lotto) e di quelli appena iniziati (terzo lotto) e, se fosse possibile,
di rimborsare anticipatamente anche il mutuo, tutto o in parte.
Nello
scorso dicembre la Parrocchia ha ricevuto un’erogazione liberale di ottomila
euro da BCC Milano che ha consentito una corrispondente decurtazione delle rate
di mutuo da rimborsare, che per la quota capitale al momento ammontano a circa
327mila, mentre per la quota interessi a circa 145mila euro.
Ricordiamo le diverse possibilità per partecipare alla raccolta fondi:
- offerta da consegnare ai sacerdoti o da mettere nelle apposite cassette poste nelle tre chiese parrocchiali cittadine;
- offerta straordinaria durante le Messe della prima domenica del mese in tutte e tre le parrocchie cittadine;
- offerta mediante bonifico bancario sul c/c intestato a Parrocchia Santa Maria Assunta, IBAN IT 32 D 08453 32880 000000001043 con la causale: offerta lavori Santuario;
- contributo per beni culturali agevolato
fiscalmente:
a) per le persone fisiche: detrazione
dall’imposta lorda del 19% della somma erogata;
b) per le imprese: deducibilità dal reddito
dell’intera somma;
per entrambe le possibilità: occorre fare un
bonifico bancario sul c/c intestato a Parrocchia Santa Maria Assunta, IBAN IT 14 Q 08453 32880 000000013070, causale: contributo lavori Santuario;
per beneficiare dell’agevolazione fiscale è
inoltre necessario, una volta effettuato il bonifico, richiedere la ricevuta
del contributo versato inviando una mail a: santamariaassuntacernusco@gmail.com, con i propri dati anagrafici e codice fiscale, oltre ad allegare copia della contabile bancaria; oppure telefonare allo 02.9243991;
- disporre, con testamento, l’eredità o un legato
a favore della Parrocchia di Santa Maria
Assunta, che
può ricevere l’intera eredità oppure una
parte di essa (legato). Ciò che caratterizza queste disposizioni è la
necessità, sia per il benefattore che per la Parrocchia, di rispettare la
normativa del codice civile. Formalità che devono essere osservate per aversi
un testamento lecito e valido a partire dall’indicazione dell’esatta
denominazione legale dell’ente beneficiario: nel nostro caso, la Parrocchia di
Santa Maria Assunta in Cernusco sul Naviglio. Fare testamento è molto facile.
Ci
sono due tipi di testamento entrambi con lo stesso valore: il testamento
olografo (quello scritto interamente di proprio pugno; per essere valido deve
contenere la data e la firma del testatore) e il testamento pubblico (quello
redatto da un notaio che raccoglie le volontà del testatore alla presenza di
due testimoni).
Ognuno
può decidere di lasciare quello che vuole, non servono ingenti patrimoni: per
esempio, somme di denaro di qualsiasi entità; beni immobili (come un
appartamento, un terreno); beni mobili (un’opera d’arte, un gioiello o un
arredo); azioni e titoli di investimento; polizze vita fine rapporto indicando
la Parrocchia come beneficiario.
La
parte di eredità di cui si può disporre liberamente è la quota disponibile,
mentre la quota legittima è la parte che la legge riserva agli eredi legittimi
(coniuge o il soggetto unito civilmente, i figli e gli ascendenti …).
Cernusco sul Naviglio, 18 gennaio 2024
In
allegato:
Dal Santuario, ‘Voce Amica’ di gennaio
2024