Oratorio: che dono prezioso l’educazione!

Nel Calendario Diocesano è ormai un appuntamento fisso quello della Settimana dell’Educazione, dieci giorni che richiamano l’attenzione di tutta la Comunità Educante, cioè di ogni persona che in oratorio dona il suo tempo per i più piccoli. Questa settimana va dal 21 gennaio (S.Agnese) al 31 gennaio (S.Giovanni Bosco).

Colgo l’occasione per dedicare l’editoriale di questo mese al tema dell’educare in oratorio, più precisamente al profilo di chi educa in oratorio, sottolineando alcuni tratti irrinunciabili.

Per ovviare al fraintendimento, definisco educatori tutti coloro che hanno ricevuto il mandato per un

servizio in oratorio, siano essi impegnati nell’Iniziazione Cristiana, o nell’educare i più grandi, o nello sport, o nello scoutismo, o nella gestione degli ambienti.

Chi è un educatore in oratorio?

1. Un discepolo

Ciò che rende tale il discepolo è restare alla scuola del Maestro.

L’educatore è anzitutto un discepolo di Gesù.

Ciò che racconta, ciò che indica, ciò che condivide è quel che sperimenta nella relazione con Gesù.

Ciò che trasmette, ciò che spiega, ciò che aiuta ad approfondire è quel che ha scoperto stando alla scuola di Gesù.

Ciò che annuncia, ciò che consiglia, ciò che custodisce è quel che ha ricevuto dall’ascolto del Vangelo di Gesù.

Ecco perché l’educatore si prende cura del suo cammino di fede, pregando, vivendo i Sacramenti e frequentando i cammini di formazione e catechesi che la Chiesa gli dedica.

2. Un testimone

Ciò che rende tale il testimone è desiderare di vivere ciò che ha vissuto il Maestro.

Il testimone desidera imitare la vita di Gesù.

Quando sceglie, quando interviene, quando dice sì o dice no, il testimone lo fa col desiderio che sia Gesù a vivere in lui.

Quando è con la sua famiglia, quando esce con gli amici, quando gioisce e festeggia, il testimone lo fa col desiderio che nella sua vita si intraveda e si riveli la gioia di Gesù.

Quando ha da compiere i suoi doveri, quando ha di fronte sfide importanti, quando il dolore attanaglia l’esistenza, il testimone vive tutto ciò consapevole che Gesù è vivo e presente.

Ecco perché l’educatore ama una vita unita, non doppia: l’educatore testimone ha scoperto la bellezza e la gioia che vengono dal vivere fedelmente ciò in cui si crede.

3. Un servitore

Ciò che rende tale il servitore è la disponibilità alla chiamata del Maestro e ai bisogni della Chiesa: il servitore sa che Dio ama chi dona con gioia.

Quando dà del tempo, quando dà la parola, quando dà la propria disponibilità, il servitore lo fa con lo spirito di chi sa che Gesù conta anche su di lui per realizzare il Regno di Dio.

Quando c’è un bisogno, quando viene fatto un appello, quando è indicata una priorità, il servitore risponde positivamente, perché l’umiltà lo porta a servire più che a comandare.

Quando c’è una novità, quando il programma cambia, quando le esigenze si rinnovano, il servitore si rimette in gioco o sa anche fare un passo indietro, perché lo spirito di intelletto gli permette di leggere i segni dei tempi.

Ecco perché l’educatore non dimentica di essere a servizio della Chiesa che gli ha conferito un mandato per offrire generosamente il suo tempo e la sua presenza per collaborare all’edificazione del Regno di Dio.

4. Una scintilla

Ciò che rende tale la scintilla è la sua piccolezza e il suo brillare (di luce ricevuta dal fuoco).

L’educatore è come una scintilla: brilla! Brilla perché ha attinto e attinge dal fuoco! Brilla, e in sé lascia intravvedere il fuoco! Brilla e, a chi lo guarda, indica il fuoco!

don Andrea Citterio

Festa della Famiglia

Domenica 26 gennaio sarà la festa della Sacra Famiglia e sarà anche la Festa della nostra Comunità Pastorale: la festeggeremo in tutte le Parrocchie con la Messa (secondo gli orari domenicali), cui seguiranno pranzo e tombolata. Le iscrizioni per il pranzo si ricevono nelle segreterie, o via mail a segreteriaoratoricernusco@gmail.com entro il 23 gennaio, specificando in quale oratorio si vuole pranzare. Chiediamo un contributo di 10euro per gli adulti, e 5euro per i bimbi delle elementari ed i ragazzi delle medie.