Il Card. John Henry Newman è stato proclamato Santo
Il miracolo che ha permesso l’iscrizione nell’albo dei santi del Card. John Henry Newman è stato quello della guarigione improvvisa, inspiegabile e permanente di una donna incinta statunitense di Chicago. Il postulatore della causa, Padre Mauro De Gioia afferma: «In un certo senso attraverso questo miracolo avvenuto per intercessione di Newman egli è divenuto, in questo frangente, il protettore della vita nascente e della famiglia».
Nato a Londra nel 1801 da una buona famiglia anglicana, John Henry Newman venne conquistato dall’amore per la Verità sopra ogni altra cosa. Convintosi del fatto che la pienezza dell’ortodossia risiedeva non a Canterbury, ma a Roma, si convertì al cattolicesimo nel 1845. Venne fatto Cardinale nel 1879 e sentì di avere un grande compito nella opera di evangelizzazione della Gran Bretagna del tempo. “Egli non mi ha creato per niente. Farò il bene, compirò la sua opera; sarò un angelo di pace, un predicatore di verità proprio nel mio posto… se lo faccio obbedirò ai suoi comandamenti e lo servirò nella mia vocazione”. Applicò quindi la sua grande intelligenza e la sua penna a molti dei più urgenti “problemi del giorno”, scrivendo un gran numero di opere.
Due sono i motti che
caratterizzano il Card. Newman: quello iscritto
sulla sua tomba: Ex umbris et imaginibus in veritatem («Dalle ombre e
dalle apparenze alla Verità»): “il vivere la
quotidianità nella serietà dell’impegno delle piccole cose, ma consapevoli che
la realtà ultima è quella che ci aspetta” (Padre M. De Gioia).
L’altro motto è quello del suo stemma: Cor ad
corloquitur, “il cuore parla al cuore”, “Dio vuole parlare al mio cuore perché vuole stabilire con me una
relazione vera, vuole diventare una presenza nella mia vita”. (Don Piero Cantoni) Così anche noi, se vogliamo
comunicare veramente, dobbiamo amare chi ci sta di fronte.
Particolare gioia ha comportato la canonizzazione di
Newman per il Centro Culturale di Cernusco che porta il suo nome e che si
appresta a celebrare i 10 anni della propria attività. I fondatori si sono
ispirati alle sue intuizioni sulla relazione fra fede e ragione, sullo spazio
vitale della religione rivelata nella società civilizzata, e sulla necessità di
un approccio all’educazione ampiamente fondato e a lungo raggio.
Sono quindi confortati e spronati da
questo nuovo Santo nel loro lavoro di presenza culturale nella nostra città.
Angela Belussi
Enrico Leonardi