‘CASE FAMIGLIA’ SOTTO ATTACCO

Dopo le critiche del ministro Salvini e la proposta della Lega di istituire una commissione d’inchiesta sulle ‘Case famiglia’, il settimanale ‘Famiglia cristiana’ è stato a ‘La Girandola’ di via Briantea.

La Girandola di via Briantea (foto da www.coopcomin.org)

Il ministro dell’interno, Matteo Salvini, intervenendo al recente Congresso internazionale delle famiglie a Verona, ha parlato del “business da centinaia di milioni di euro” delle case famiglia e pochi giorni dopo il suo partito ha depositato sia al Senato che alla Camera la proposta di legge per istituire una Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività di affidamento di minori alle case famiglia.

Nella nostra città c’è una ‘Casa famiglia’, in via Briantea. È andata a visitarla una giornalista di ‘Famiglia cristiana’, come riportato nel numero attualmente in edicola (n° 15/2019). «Tutto è cominciato più di vent’anni fa – scrive il settimanale, a proposito dell’esperienza nata in via Briantea - con la scelta di sperimentare la vita familiare comunitaria, condividendo la quotidianità con altre famiglie. La scel­ta di aprirsi all’affido di minori è arriva­ta qualche anno dopo, in corso d’opera. “Siamo una comu­nità di quattro nuclei familiari”, spiega Piero Zocche. “Come famiglie affidatarie sia­mo inserite nel progetto ‘La Girandola’, promosso dalla Cooperativa sociale Comin. (…) Un progetto di housing sociale che ospita, oltre alla comunità di famiglie affida­tarie, una comunità educativa residen­ziale per minori e quattro appartamen­ti per il progetto "autonomia”.»

«Ogni famiglia affidataria, spiega Piero (a ‘Famiglia cristiana’, ndr), riceve dal Comune un rimborso spese per ogni ragazzo che permette di coprire i costi per il sostentamento. Il finanziamento dura fino ai 18 anni, può arrivare fino ai 21 se il ragazzo, diventato maggiorenne, Io richiede. Attualmente nella loro comunità i mi­nori ospitati sono cinque.»

«La scelta affidataria(confida Pietro Zocche alla giornalista, al termine del loro colloquio, ndr) - ti mette in discussione, ti fa vedere la genitorialità in modo diverso, ti arricchisce e ti fa riflettere».

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Cernusco sul Naviglio, 15 aprile 2019