CERNUSCO PER LA MISSIONE

Cernusco e la missione. Un binomio che esiste ed è sempre esistito. Un binomio che con l'occasione del mese missionario straordinario i ragazzi dell’oratorio hanno voluto rendere concreto e visibile con un cartellone appeso in prepositurale che riassumesse le riflessioni missionarie di diversi cernuschesi, sacerdoti religiosi e laici.

Cosa vuol dire essere missionari? “Essere missionari è sentire di avere qualcosa da donare agli altri e donando scoprire che l’altro, diverso, ti aiuta a gettare una nuova luce su Dio e insieme potremo far crescere il Regno introno a noi” (sr Serena De Stefani). E come si può essere missionari? “Andare, partire, lasciare una sponda e avventurarsi di nuovo sulla propria piccola barca, fuscello pieno di falle, di crepe di sbreghi…. Andare senza temere” (don Sandro Spinelli). Portare la fede nell’esperienza di vita quotidiana di ognuno la missione è qui per ogni persona che si dice cristiana. Non si tratta di fare grandi cose ma di imparare a guardare ogni essere umano come lo guarda Dio. Si tratta di far trasparire col nostro modo di essere, di guardare di parlare, un po’ dell’amore che abbiamo ricevuto dal padre attraverso la persona di Gesù” (Anna). E ancorala missionarietà la si può vivere ogni giorno testimoniando Cristo nei gesti quotidiani, nella collaborazione tra fratelli senza distinzione di razza e religione!” (sr Maria Noemi) . Portare la gioia dell’annuncio del vangelo nella durezza della vitagioia che sovrasta tutto, ma non una gioia rumorosa, piuttosto un essere contenti tanto in fondo da aiutarci persino con nostra stessa sorpresa ad andare avanti, a stare, a restare, nonostante le difficoltà che sono davvero tante...” (Giandomenico Di Sante e Monica Soldati). E l’esperienza missionaria lascia più ricchi e pieni di speranza “uno dei regali dell’esperienza missionaria è che si è spinti a lavorare su noi stessi! Un regalo prezioso che spinge a non fermarsi alla lettura della realtà ma a cercare e tenere lo sguardo sulla Meraviglia che è Dio padre, a lasciarsi stupire e conquistare dalla meraviglia del Suo amore (Daniele Restelli e Elsa Cappellini). Insegna questa esperienza a capire “che siamo niente però questo niente è tutto ciò che abbiamo… e allora tanto vale viverla al massimo questa vita con leggerezza e col sorriso sulle labbra” (Pietro Abbate e Sara Gaiera). Ti induce a comprendere che “il territorio sacro dell’altro, a tutti i livelli umani e spirituali, va vissuto dal centro del cuore, da tutto intero l’essere(padre Luciano Ghezzi). È lo Spirito che soffia in direzioni diverse e a ciascuno dona una sua propria missione da portare avanti all’interno del popolo di Dio. “Auguro di tutto cuore a ciascuno di lasciarsi condurre dallo Spirito radice dell'incandescenza a km zero e a livello universale” (don Angelo Viganò)

Sappia, ciascuno di noi, rispondere con generosità sia a km zero che a livello universale.