Questo non è un sogno. Angiolina è una signora che ha un’età pensionabile e lavora ancora,con fatica, facendo le pulizie presso terzi. La settimana scorsa Angiolina, con il mento appoggiato alla scopa e seguendo i suoi pensieri che affollavano la mente, come nuvole grosse e minacciose, mi raccontava di quel gravissimo incidente, non era scesa nei particolari, che ebbe all’età di sei anni. Fu portata a casa come morta,tanto che i genitori e i vicini di casa del suo paese nativo, recitavano il rosario in alternanza. La piccola Angiolina, invece sentiva tutto, qualsiasi commento, e vedeva tutto, ma ovviamente non poteva comunicare con nessuno. Lei si ricorda, ancora,la vista dello strazio dei presenti e di suo padre, con le mani nei capelli, affranto dal dolore, che si trovava in un locale al piano di sotto. In questo stato, Angiolina, vide una luce la cui bellezza non trovava paragoni con qualsiasi elemento sulla terra. Camminava in quella scia luminosa fino ad un certo punto, come se ci fosse un termine, senza alcun segnale che lo determinasse. Fu qui che apparve una nuvola dall’apparenza bonaria e dalla quale incominciò a spirare uno strano vento, perché non disturbava, ma nello stesso tempo la respingeva dolcemente, indietro per quella strada, fino a che aprì gli occhi con somma meraviglia di tutti ed ancor più stupiti perché Angiolina ebbe svelato i loro discorsi e la visione del padre. Questo genere di avvenimenti ha sciolto fiumi d’inchiostro,creando una letteratura a livello mondiale senza pari. I fatti hanno tutti la stessa matrice, con qualche aggiunta che completa il quadro della visione. Le persone che hanno testimoniato, e di tantissimi paesi, sono milioni, e non un caso sporadico, ed inoltre senza limite di credo, tanto che sono stati coinvolti anche gli indiani dell’America del nord.
È difficile credere che, questo passaggio, non sia obbligato per tutti gli uomini. La vita dell’uomo è costellata di tappe di maturazione che trasformano il bambino ... l’adulto... il vecchio..., portandolo alla perfezione umana, come una pianta che parte da un seme ... poi diventa fusto... poi ancora fiori e frutti. San Paolo dice:” il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. Colui che vi chiama è fedele e farà tutto questo!”. Quindi la strada della nostra vita è destinata alla perfezione per opera dello Spirito Santo, ovvero dedicata alla somiglianza di Dio, che nel suo significato primitivo è luce. Le creature, che per loro natura non sono sante, lo diventano a motivo della partecipazione allo Spirito Vivificante, soffio di vita che fa risplendere in essela natura unica della Trinità.
L’uomo è questa realtà, luce di Dio,e non una scelta di campo, non c’è alternativa nella realtà della vita. Il vero non è quello che vedi, anche con la logica della ragione, ma ciò che è spirituale; mentre il sensibile sparisce prima o poi si dissolve, invece l’incorporeo, entità esistenziale, non potrà mai dividersi e quindi sussisterà per sempre. Lo slogan di una mamma morta giovanissima, cosciente del suo destino, diceva:” siamo nati per vivere per sempre”.
L’essenza della vita spirituale, consiste nella trasformazione dell’anima e del corpo e nel loro ingresso nella sfera dello Spirito, cioè consiste nella spiritualizzazione dell’anima e del corpo. “Questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica”. Oggi ci sono troppi cuori vuoti, come macchine senza motore, senza luce, senza il senso della vita, senza guardare dove metti i piedi sulle strade delle tue decisioni, che al contrario seguono sempre la necessità del momento, fino ad arrivare a sera avendo prodotto un cumolo di gesti, azioni e di movimenti che ti hanno permesso solo di sopravvivere, ma non di vivere, senza gustare la fatica gioiosa di un’opera dovuta o regalata per amore, senza un giudizio di convenienza per il bene dell’altra persona, senza una relazione umana che ti ha promosso in una nuova maturità. Ci sono, altri che guardano, invece a differenza dei primi, continuamente immagini, sogni, visioni, proposte che non possono camminare, desideri dubbi, progetti che sembrano montagne, ma si rivelano pozze d’acqua; costoro non vedono la realtà, che non è la convenienza del momento, ma il senso della tua vita e quella della creazione. Quando il cuore aderisce al peccato comincia a custodire una memoria del peccato. Allora le immagini, i ricordi, le impressioni, le sensazioni e i pensieri di peccato si presentano al cuore come a lui propri. Invece, l’uomo che accoglie la redenzione offre al suo cuore tutta l’attenzione e lo spazio all’immagine di Dio, in lui rimasta sepolta sotto il peccato. Questa immagine di Dio si rivela come vera azione di Dio, cioè somiglianza con Dio. Nel giorno in cui la nostra maturità sarà compiuta, la somiglianza con Dio trasformerà la nostra vita, senza fine, in un amplesso eterno di luce.
Paolo Fiorani