LA MAMMA DI FATIMA
Mia mamma era nata nel 1911, accolta da un mondo in turbolenza per la vita sociale per le condizioni di lavoro, politiche, economiche, e la guerra che bussava alle porte di tutti chiedendo ai giovani di “morire per la patria” la qual cosa portava a braccetto un impoverimento sempre più acuto. L’insorgere di malattie sempre più in aumento, con l’aggravante dell’influenza spagnola, e la scolarità assente completava la tragedia sociale: mia mamma fece la prima elementare all’età di otto anni. La guerra scoppiò nel 1914 lasciando sul terreno 9 milioni di giovani militari oltre a 7 milioni di civili, mentre i feriti permanenti erano 20 milioni. Tutto questo era quanto l’uomo aveva saputo dare come essere politico, economista, di Stato edi altre categorie di quel tempo.
Il 13 maggio di quel 1917, in piena guerra, però avvenne qualcosa a Fatima, nome che ricorda la quarta figlia di Maometto che era detta “la luminosa”. Due lampi sfolgoranti a mezzogiorno colpirono la vista di tre pastorelli, dell’età di 7, 9 e 10 anni, mentre pascolavano il loro gregge in quell’angolo remoto di Cova da Ria, nel Portogallo e subito apparve una Signora. Costoro riferirono di aver visto scendere una nube e, al suo diradarsi, apparire la figura di una donna vestita di bianco con in mano un rosario, che identificarono con la Madonna. Dopo questa prima apparizione la Madonna avrebbe dato appuntamento ai tre, in quello stesso luogo, per il tredici di ogni mese, fino ad ottobre. Migliaia di pellegrini iniziarono ad arrivare a Fatima non appena si diffuse la voce degli eventi soprannaturali. Il 13 ottobre una folla stimata tra le 30 e le 100mila persone, fra loro anche numerosi giornalisti, assiste al “miracolo del sole”, il grande segno che era stato preannunciato dalla Vergine: dopo una pioggia battente, che rende fradici il terreno e gli abiti degli astanti, il cielo si apre e il disco solare viene visto cambiare colore, dimensione e posizione per circa dieci minuti. Un sole che è possibile fissare direttamente con lo sguardo. Dopo l’accaduto, abiti e terreno si mostreranno improvvisamente asciutti.
La Madonna, nostra madre, dà un messaggio in tre parti: Nella prima, suor Lucia racconta che Ella mostrò ai tre pastorelli: «…un grande mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime …”. L’attraversare le strade della vita non può prescindere dall’ascolto della propria madre. La Mamma di Fatima non manda dolori, ma è venuta per indicarci la bellezza di una vita come è stata pensata da suo Figlio, mentre la nostra trasgressione produce guai.
Nella seconda parte: La mamma di Fatima dice: «Avete visto l'inferno dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato. Se faranno quel che vi dirò, molte anime si salveranno e avranno pace. La guerra sta per finire(ottobre 1917), ma se non smetteranno di offendere Dio, ne comincerà un'altra ancora peggiore. Noi siamo solo capaci di produrre guerre (70 milioni di morti nella seconda guerra mondiale)che come una sigaretta, finisce tutto in cenere e questa si chiama: crimini, conflitti, fame, e persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Dice la mamma di Fatima: per impedire tutto ciò, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati del mese. Se gli uomini accetteranno le mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace, e così avvenne. Negli anni ’50 il sindaco di Firenze, La Pira, diceva: Vinceremo con le nostre cannonate, queste erano i rosari tanto caldeggiati come àncora di salvezza contro“ gli errori della Russia nel mondo” (secondo le denunce di Solgenicyn e di altri dissidenti sovietici, l’«Arcipelago Gulag», ovvero l’intero sistema sovietico, provocò in totale 60 milioni morti, compresi quelli uccisi dalle numerose carestie, oltre i 25 milioni di russi morti in guerra). Allora tutti tremavamo al solo pensiero della Russia, ma contro ogni speranza arrivò anche quella pace impossibile.
La terza parte del segreto è così riferita da suor Lucia: «l'Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in una luce immensa che è Dio”. Terminata la guerra la Chiesa di Milano “s’inventò” la “Madonna Pellegrina” come unica voce di conforto dopo tale disastro universale e come autentica conduttrice della storia come puntualmente si è dimostrato. La Madonna Pellegrina sostava una settimana in ogni parrocchia e andava anche nelle case. Mi ricordo che l’evento avvenne in quegli anni (1946 – 1948), in un mese forse di maggio, e venne anche a casa mia. L’antinomia della Mamma di Fatima è che gli uomini distruggono, mentre Lei ti assicura sempre una vita serena con la gioia di suo Figlio.
Settimana prossima la mamma di Fatima verrà anche da noi e non dovremmo trovare scuse per impegni, perché rifiutare l’incontro con la propria mamma, madre della Chiesa e madre nostra, è una cosa molto brutta. Lei è la storia della nostra vita, e lascerà un messaggio per ciascuno di noi, un desiderio di vita che non può finire come il talento nascosto sotto terra.
Paolo Fiorani
Cernusco sul Naviglio, 27 Maggio 2019