IL VUOTO DI PAROLA

La stella dei Magi ci accompagnerà alla culla delle sofferenze d’amore “per fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri a promulgare l’anno di grazia del Signore!

Ieri sera, era piuttosto tardi, quando in un appartamento vicino a casa, si sentiva urlare. Come succede nei tempi moderni, non sai mai chi abiti a pochi metri da te. Le parole che volavano appartenevano a due genitori e a due figli adolescenti tra i 14 e i 20 anni. Le urla del tipo:” ti sbatto fuori di casa” e la sorella: “non puoi farlo”, e ancora il padre: “ti ammazzo”, mentre la madre: “non si può andare avanti cosi, smettila”, erano ben condite da mezze parole soffocate, insulti, singhiozzi e da rumori di sedie che volavano sbattendo contro il muro, procurando tonfi da far paura per l’incolumità dei familiari e forse anche dei muri. In queste situazioni, la fantasia degli esterni corre veloce mettendo insieme i contesti più strani, tuttavia a me sembrava che il contendere fossero i soldi e la droga. Dopo questo temporale, a mezzanotte le argomentazioni si chiusero con un solenne sbattimento di porte ed un passo veloce di uno che scappava per andare via, ma dove?

Mi era rimasto dentro tanto dolore, ma il problema è proprio questo: ”dove sei?”, così Dio chiamava Adamo, mentre pensava di sottrarsi alla sua vista. Forse in quella famiglia ci sono sempre state poche comunicazioni. Tuttavia tutti dovremmo farci questa domanda: a che punto si trova la mia maturazione umana? E’ la Vita che ci chiama e tanto meno non possiamo defilare la vita degli altri dietro un: “sono affari suoi”. Ciò che lui non è, forse glielo l’ho rapito io con i miei silenzi e con la mia indifferenza. Se io sono nella gioia, questo pane della vita devo spezzarlo con chi l’ha perso o non lo vuole. Il peggior destino dell’uomo è quello di non essere ciò per cui è stato creato: la gioia, quella vera, viene solo da Lui, il resto sono illusioni. Il dolore della Maddalena, al sepolcro vuoto, aveva lo stesso motivo: dove sei? “Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto! I nostri giovani dove sono? Chi ha portato via la loro gioia? Gli adolescenti sono sempre nel sepolcro delle loro angosce che vengono curate con “l’avere” e non con l’essere, comunque non possiamo abbandonare i giovani: loro sono il nostro tessuto umano. Non si tratta di essere degli impiccioni, ma di non perdere la ricchezza che Dio ha posto nel cuore di ciascun giovane. Come la Maddalena non possiamo piangere su noi stessi, ma basta alzare gli occhi e sentirsi chiamare per nome … e la nostra comprensione della Vita cambia. “Non sono più io che vivo … “. Questa è la pietra angolare, ovvero la ragione della nostra vita che si apre ad uno spazio comunitario e risolvendo quel: “Donna perché piangi? Chi cerchi?”. Poi, “Maria di Magdala andò ad annunciare a quei ragazzi, con l’esplosione di una gioia comunicativa che esce da tutti i pori della pelle: “ho visto il Signore” e loro vedranno la Vita, come tanti altri che hanno creduto prima di loro.

… Questo è il tempo “per parlare ed il tempo per amare” la nostra comunità umana, che ha un infinito bisogno dell’unico necessario per ritrovare quella gioia di vita, promessa a tutti gli uomini di buona volontà. Questa nostra ricchezza non può perdersi sulla strada della nostra tranquillità. Che cosa faremo e quello che diremo non è preconfezionato. La stella dei Magi ci accompagnerà alla culla delle sofferenze d’amore “per fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri a promulgare l’anno di grazia del Signore … (Is. 61,1 …).
Se qualcuno sente il desiderio di partire …. paolo@fiorani.org

“Andate e fate discepoli tutti i popoli, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato” … “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando”.

P.F.

Cernusco sul Naviglio, 9 Maggio 2019