Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto
Nel brano tratto dall’epistola agli Efesini l’apostolo San Paolo prega perché i destinatari della lettera, come anche tutti i cristiani, siano colmati dallo Spirito Santo ed abbiano i suoi doni di sapienza e di rivelazione, cioè di poter agire e pensare PROFETICAMENTE. Interroghiamoci su quanto siamo capaci, come singoli e come comunità, di essere anche noi profeti, di guardare al di là della realtà storica e sociale attuale con le sue anguste strettoie, di progettare un futuro di autentico rinnovamento umano e spirituale.
Il brano del vangelo giovanneo, estratto della grande preghiera “sacerdotale” di Gesù, è incentrato sull’unità di tutti i discepoli di Gesù nello Spirito. Unità per me non significa omologazione. Avere la stessa fede non vuol dire essere un esercito di stereotipi. Ognuno, ogni realtà pastorale può, anzi deve crescere e svilupparsi secondo la sua fisionomia, le sue peculiarità, e questa SINFONIA DI DIFFERENZE CREA LA COMUNIONE DELLA CHIESA UNIVERSALE. Voglia lo Spirito Santo ispirare tutti e ciascuno affinché, al ritorno glorioso di Gesù, egli trovi la sua Chiesa Universale perfetta nell’Unità. Amen.
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