«IL NOSTRO CAMMINO VERSO LA PASQUA SIA SERIO E LIETO, VISSUTO CON UN SORRISO E UN GESTO DI CARITÀ»

Nella I domenica di Quaresima, in Duomo, l’Arcivescovo ha presieduto la celebrazione eucaristica con il rito dell’imposizione delle ceneri. «Un periodo privilegiato per fermarsi, per pensare, per credere e convertirsi»

Foto da www.chiesadimilano.it

Gli uomini e le donne del nostro tempo che corrono e, così, anche i giovani, i nonni, persino i bimbi. Ma dove e perché si vada sempre di fretta nessuno lo sa. O meglio, nessuno si pone nemmeno la domanda. E, allora, certamente la Quaresima – come tempo che conduce alla Pasqua – può divenire un periodo «privilegiato» per fermarsi, per pensare, per credere e per convertirsi.

In Duomo, si celebra l’Eucaristia nella I domenica della Quaresima ambrosiana e l’Arcivescovo, che presiede la Messa al cui termine si compie anche il rito dell’imposizione delle ceneri, indica 3 percorsi virtuosi per vivere al meglio questo tempo che inizia.

L’appello del vescovo Mario è molto chiaro per uomini e donne che, appunto «vanno di fretta, che sono presi da una frenesia che li trascina in infiniti appuntamenti, in inesauribili adempimenti. Corrono per non perdere l’occasione, corrono per non mancare un incontro, corrono per fare un atto di presenza, corrono perché c’è gente che aspetta. Corrono. Ma forse si può oggi trovare un istante per porre la domanda: ma tu, fratello, sorella dove corri?».

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Cernusco sul Naviglio, 11 marzo 2019