DOMENICA 27 GENNAIO: FESTA DELLA FAMIGLIA E DELLA NOSTRA COMUNITÀ PASTORALE

Nella nostra Comunità pastorale la festa della famiglia avrà un particolare rilievo nelle celebrazioni eucaristiche che solitamente vedono la partecipazione dei genitori con i loro figli. Poi proseguirà negli oratori con il pranzo comunitario e la tombolata. Nella stessa giornata si celebra anche la festa della nostra Comunità pastorale, che ha come patrona la Santa Famiglia di Nazaret.

Foto da www.agensir.it

«Camminiamo famiglie, continuiamo a camminare!»: prende spunto dalla Lettera pastorale del nostro Arcivescovo, monsignor Mario Delpini – ‘Cresce lungo il cammino il suo vigore’ – la riflessione che il Servizio diocesano per la famiglia propone per la festa della famiglia di domenica 27 gennaio.

«Prezioso e stimolante», giudicano l’invito dell’Arcivescovo i responsabili del Servizio diocesano per la famiglia, che spiegano: «L’immagine del pellegrinaggio è in grado di riassumere un po’ tutta la vicenda della storia di una famiglia… Tutta la ricca tradizione biblica del pellegrinaggio presupponeva un contesto di famiglie che “insieme” raggiungevano i Santuari della storia di Israele, in particolare il Tempio di Gerusalemme», mèta anche del «pellegrinaggio di Maria e di Giuseppe, con Gesù dodicenne, che segnerà una svolta decisiva della storia della Santa Famiglia», come narrato nel Vangelo di Luca.

Tra i suggerimenti pratici proposti alle famiglie o a gruppi organizzati di famiglie per celebrare la Festa, ecco allora quello di compiere «un pellegrinaggio verso qualche luogo caro della storia familiare o per l’importanza che lo caratterizza». Le motivazioni non mancano, «dal ringraziamento per i tanti doni ricevuti, all’affidamento di situazioni di fatica o di sofferenza, alla richiesta di qualche grazia speciale, senza dimenticare tutta la bellezza e la gioia che vengono dal “camminare insieme”, o dal condividere una medesima esperienza di fede». Con il supporto di strumenti come l’utilizzo dei salmi e dei commenti nell’appendice alla Lettera pastorale.

Nella nostra Comunità pastorale, la festa della famiglia avrà un particolare rilievo nelle celebrazioni eucaristiche delle ore 10,30 in Madonna del Divin Pianto e delle ore 11 in San Giuseppe Lavoratore e Santa Maria Assunta. A mezzogiorno, per chi si è prenotato, ci sarà la possibilità di fermarsi a pranzo negli oratori. Nel pomeriggio poi, per tutti, la tradizione tombolata, accompagnata da canti e scenette.

La festa della famiglia è anche la festa della nostra Comunità pastorale, che ha come patrona la Santa Famiglia di Nazaret. Papa Francesco, lo scorso 30 dicembre, ci ha ricordato che “nella famiglia di Nazareth non è mai venuto meno lo stupore, neanche in un momento drammatico come lo smarrimento di Gesù: è la capacità di stupirsi di fronte alla graduale manifestazione del Figlio di Dio. È lo stesso stupore che colpisce anche i dottori del tempio, ammirati ‘per la sua intelligenza e le sue risposte’.”

“Ma cos’è lo stupore, cos’è stupirsi?” – si è chiesto Papa Francesco, che così ha poi risposto: “Stupirsi e meravigliarsi è il contrario del dare tutto per scontato, è il contrario dell’interpretare la realtà che ci circonda e gli avvenimenti della storia solo secondo i nostri criteri. E una persona che fa questo non sa cosa sia la meraviglia, cosa sia lo stupore. Stupirsi è aprirsi agli altri, comprendere le ragioni degli altri: questo atteggiamento è importante per sanare i rapporti compromessi tra le persone, ed è indispensabile anche per guarire le ferite aperte nell’ambito familiare.”

Lo stupore è un atteggiamento che dobbiamo imparare a ricuperare, sia nella vita famigliare che comunitaria. Ce lo ha ricordato anche giovedì 17, il nostro Arcivescovo, proprio qui a Cernusco, con l’invito a “Dimorare nello stupore”, che significa “far risplendere la gloria di Dio in questa storia umana, vincendo un diffuso pessimismo.” La festa della famiglia e della nostra Comunità pastorale sia, allora, l’occasione per annunciare e testimoniare questa luce e questa speranza.

Cernusco sul Naviglio, 25 gennaio 2019