“IL NATALE DI GESÙ RIEMPIE LA NOSTRA VITA DI LUCE E DI GIOIA”

A conclusione della decima edizione del ‘Presepe vivente’, proposto dalla Scuola paritaria Aurora-Bachelet, il prevosto ha invitato le tantissime persone che hanno gremito il sagrato della chiesa prepositurale a camminare “verso il Natale di Gesù. Mancano ormai pochi giorni. Questa nascita nella celebrazione della liturgia accade ancora oggi e riempie la vostra vita di luce e di gioia.” Un evento sempre ben organizzato e capace di far riflettere.

«”Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere”. Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore. I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.»: quanto ci narra l’evangelista Luca, a proposito della nascita di Gesù, si è reso plasticamente evidente nella sacra rappresentazione del ‘Presepe vivente’ che per il decimo anno la Scuola paritaria Aurora-Bachelet ha proposto per le vie e le piazze della città, con conclusione sul sagrato della chiesa prepositurale. La gioia dei bambini e ragazzi coinvolti nell’evento è riuscita a contagiare anche i tantissimi presenti.

“È sempre molto bello vedere così tante persone che si lasciano, in maniera così semplice, coinvolgere dalla fisicità del Natale” ha commentato don Luciano, prevosto della città, a conclusione della rappresentazione, spiegando poi che “il Natale è un fatto fisico, perché Dio lascia i cieli e viene in mezzo a noi, diventa un bambino. Si muovono i pastori e si muovono tante persone, come ci siamo mossi noi oggi e come si muove il mondo intero ancora attorno a questo fascino.”

“Il Natale è il Natale di Gesù. Se non è il Natale di Gesù – l’ammonimento del Prevosto - è una festa bella più o meno come le altre, ma nulla più. Per noi cristiani, invece, è il Natale di Gesù. Un evento che cambia tutto! Perché con la nascita di Gesù è cambiata la storia: Dio è entrato nella nostra vita e l’ha cambiata. Ecco perché noi celebriamo sempre, tutti gli anni, questo fatto così straordinario. Un fatto che ci lascia sempre incantati.”

“L’intuizione di inventare il presepio – che la tradizione vuole attribuita a San Francesco, ha aggiunto don Luciano - è tra le cose più belle che ancora oggi non riusciamo a non fare, proprio perché ci richiama questa vicinanza di Dio. Grazie bambini, che ci avete ricordato tutto questo insieme ai vostri genitori, ai nonni e agli insegnanti.”

“Camminiamo verso il Natale di Gesù. Mancano ormai pochi giorni. Questa nascita nella celebrazione della liturgia accade ancora oggi e riempie la nostra vita di luce e di gioia. Buon Natale!”: è stato l’augurio del prevosto a tutti i presenti.

Il rettore della scuola, professoressa Simona Albertazzi, ha concluso la rappresentazione facendo proprie “le parole che poco fa mi ha detto l’assessore all’educazione Nico Acampora: ‘Questo è proprio il segno di una comunità’. Infatti, se uno di noi non ci fosse stato oggi sarebbe stato diverso. Il ‘Presepe vivente’ è proprio il segno della comunità che siamo – scuola, genitori, alunni, territorio, cooperativa, parroco, città, Comune – è che vogliamo continuare ad essere. Grazie veramente di cuore a ciascuno di noi che ha reso possibile questo gesto.” Un evento sempre ben organizzato, che coinvolge e attira migliaia di persone, invitando anche alla riflessione.

Cernusco sul Naviglio, 15 dicembre 2018