“SIA NATALE PER TUTTI, SIA NATALE DI GESÙ NELLA NOSTRA VITA”

Nella Notte Santa è risuonato, ancora una volta, nella nostra chiesta prepositurale, l’annuncio della nascita del Redentore: “Celebriamo in questa notte il mistero dell’incarnazione di Dio che sceglie Maria come tempio per essere in mezzo a noi” ha esordito il prevosto della città, monsignor Luciano Capra, all’inizio della sua omelia, nella solenne celebrazione eucaristica di mezzanotte.

“Un’altra volta è Natale, un’altra volta Gesù viene a bussare alla porta del nostro cuore. La Chiesa ci fa vivere questo momento ogni anno, non semplicemente come un ricordo, ma come un rivivere oggi la presenza di Gesù nella nostra vita” ha quindi aggiunto don Luciano.

“Noi oggi parliamo molto spesso di accoglienza – ha affermato poi il prevosto, volgendo il suo sguardo all’attualità – parliamo di accoglienza reciproca. Abbiamo bisogno di tanta pace e armonia nelle famiglie, nelle case, nelle città, nella società e nella nostra Europa. Abbiamo bisogno di accoglienza di tanti fratelli che, a diverso titolo e per motivi diversi, bussano alla porta del nostro cuore. Ma come possiamo accogliere il fratello che ci è prossimo se abbiamo chiuso fuori dalla porta della nostra vita Colui che ne è l’autore? È impossibile vivere un’autentica pace fra di noi, un’amicizia tra di noi, se non ritorniamo a Dio.”

“Stasera Cristo viene a bussare alla porta del nostro cuore. Ti accoglie per essere accolto. Ti perdona per farsi amare. Non ci costringe ad amarlo, ma la nostra vita perde di significato e di senso se non accoglie questa presenza”: è stato l’ammonimento del responsabile della nostra Comunità pastorale.

“’Venne tra i suoi e anche i suoi non l’hanno accolto’ abbiamo letto questa sera nel Vangelo di Giovanni. Ma chi sono i suoi? Siamo noi che siamo qui stasera nel suo nome. Ci capita talvolta, perché siamo fragili, di chiudere fuori dalla nostra vita il Signore. Così facendo la nostra vita si spegne e muore.” È l’avvertimento lanciato da don Luciano a tutti, non solo ai presenti alla celebrazione.

“Questa sera guardando la culla di Gesù, ricevendo Gesù nel nostro cuore, diciamogli: ‘Signore voglio che Tu abiti in me. Signore vieni in me, perché io possa rimanere in Te’. L’umanità, che siamo noi, ha bisogno di questa presenza vitale, indispensabile! Il Signore ci accetta così come siamo” è la certezza del prevosto.

“Chiediamo a Gesù, che ha scelto di abitare in mezzo a noi, di venire in noi per trasformarci in Lui. Il mondo sarebbe più bello, la nostra vita sarebbe decisamente migliore, se imparassimo a riconoscere la bellezza e la fecondità di questa presenza. Sia Natale per tutti, sia Natale di Gesù nella nostra vita”: è l’augurio rivolto da don Luciano, a conclusione della sua omelia, ai presenti e a tutti i Cernuschesi.

Cernusco sul Naviglio, 25 dicembre 2018