GIOVANNI FRIGERIO È STATO ORDINATO DIACONO NEI SALESIANI DI DON BOSCO

Sabato 16 giugno - a Torino, nella Basilica di Maria Ausiliatrice - durante la solenne celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, il concittadino Giovanni Frigerio è stato ordinato diacono, ultima tappa verso il conferimento del sacramento dell’Ordine, previsto a giugno del prossimo anno.

Torino, Basilica Maria Ausiliatrice

La grande famiglia dei Salesiani era tutta mobilitata per questo appuntamento ed anche noi da Cernusco, nel nostro piccolo, eravamo in basilica con un gruppo di familiari e, in rappresentanza della Comunità pastorale Famiglia di Nazaret, con don Luciano, il nostro prevosto, e don Enrico. Una giornata di festa e di condivisione per questo grande dono: dodici giovani in cammino verso la prossima ordinazione sacerdotale accompagnati da tanti, ma veramente tanti, preti, che per un momento ci hanno fatto dimenticare la mancanza di vocazioni.

Il lungo corteo ha percorso tutta la navata centrale della maestosa basilica disponendosi sull’altare mentre il coro invocava la discesa dello Spirito Santo su tutti i presenti. Dopo le letture, il rito di presentazione ed elezione, con l’assicurazione del superiore dei Salesiani che ha supportato i dodici candidati.


Giovanni Frigerio

Nell’omelia il vescovo, riprendendo la prima lettura dal Libro del profeta Geremia, ha ricordato la giovane età del profeta che, come i diaconi presenti, “si sentiva impari a rispondere alla chiamata”, ma “per pura Grazia siamo un disegno, un progetto, subito posto nella nostra vita da Dio” e ancora la vostra “vocazione viene da lontano, dal cuore di Dio, voi forse non lo sapevate, ma Lui già ci pensava!” E poi, come un buon padre, chiare parole di incoraggiamento: “non dovete aver paura, non temete per gli impegni” e le prove della vostra vita; come dice il Signore “io sono con te e ti proteggerò sempre: questa è una certezza che nasce dalla fede”. Poi il vescovo traccia una similitudine con i timori di quel tempo del profeta, ma assicura i giovani diaconi: “voi avete una rete protettiva, avete le vostre famiglie che sono un punto di riferimento fondamentale con la preghiera e l’affetto. Avete la comunità dei vostri confratelli Salesiani, e anche loro avranno modo di insegnarvi se voi sarete buoni discepoli, fondamentale sarà la rete di relazioni che è sostenuta da Maria Ausiliatrice e da Don Bosco”.

Dalla lettera di san Paolo ai Corinti, monsignor Nosiglia sottolinea l’importanza del “dono dello Spirito Santo per annunciare la parola di Dio”, non siate dunque annunciatori “delle vostre parole, ma della verità che vi giungerà dal cuore”, sempre con spirito di servizio e di grande umiltà. Dal Vangelo il richiamo del vescovo è rivolto ai nuovi diaconi per essere presenti in mezzo ai poveri, come peculiarità dell’originale e primitivo compito del diaconato, ma rileggendo questo impegno verso le nuove emergenze: “ma oggi ci sono anche povertà spirituali e morali”.

Richiamando una indagine sociologica fatta proprio a Torino, ma comune in molte altri parti d’Italia, ricorda la grande ”povertà di speranza” di molti giovani e invita a cercare con loro occasioni di incontro e di amicizia: “hanno bisogno di essere cercati nei luoghi dove si trovano”. E la conclusione è tutta all’insegna dell’entusiasmo giovanile, visto con un’opportuna dose di ottimismo: “Chiediamo che questo momento di Grazia produca speranza e tanta generosità per essere punto di riferimento per i giovani e per i poveri”.


Monsignor Nosiglia impone le mani a Giovanni Frigerio

La celebrazione è continuata con l’ordinazione diaconale: ogni candidato, inginocchiandosi e ponendo le mani congiunte in quelle del vescovo, ha promesso “filiale rispetto e obbedienza”, e successivamente, dopo le Litanie dei Santi, cantate da tutti i fedeli, è seguito il rito “dell’imposizione delle mani” sul capo di ciascun eletto. Sono stati intensi e lunghi momenti di emozione e contemporaneamente di preghiera e di gioia seguiti dalla vestizione con i rituali abiti diaconali, prima la stola e poi la dalmatica, e dopo l’abbraccio di pace con il vescovo. La Messa è quindi proseguita fino ai ringraziamenti finali dei nuovi diaconi.


All’altare di San Giovanni Bosco

Dopo la benedizione finale, sempre accompagnati dal festoso canto del coro, il piccolo corteo si è diretto all’altare laterale dove sono esposte le spoglie di San Giovanni Bosco per le foto ufficiali... ed è incominciata una seconda festa per continuare con un terzo momento di gioia e di condivisione nel cortile dove erano attesi dai diversi gruppi per l’immancabile foto di gruppo con la statua di don Bosco, anche lui sorridente... e contento per questi nuovi confratelli!

Maurilio Frigerio
(testo e foto)

Cernusco sul Naviglio, 18 giugno 2018