L’ARCIVESCOVO IN VISITA AL FATEBENEFRATELLI

Nel giorno della ricorrenza liturgica di San Giovanni di Dio, ispiratore dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio Fatebenefratelli – giovedì 8 marzo - l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, sarà in città per celebrare, alle ore 12, nella chiesa del Centro Sant’Ambrogio di via Cavour, la Santa Messa. Il Centro è una struttura sanitaria che opera nel campo della riabilitazione psichiatrica e della psicorganicità.


Centro Sant’Ambrogio Fatebenefratelli, via Cavour

Nel Centro Sant’Ambrogio la cura e l'assistenza alla persona affetta da disturbi psichici sono ispirate alla missione dell'Ordine dei Fatebenefratelli: attribuire piena centralità al valore della persona umana. Una missione che trae ispirazione dal patrono. «San Giovanni di Dio è, come uomo, un esempio di disponibilità e apertura verso il prossimo. Sradicato dalla famiglia a soli otto anni – si legge nella sua biografia, pubblicata sul portale dei Fatebenefratelli - sballottato dagli eventi, si adatta di buon grado alle condizioni più difficili. La sua è una vita in movimento, un’esperienza continua di mutamento nell’ambiente e nelle persone che lo circondano, ma anche di stabilità nella generosità. Sempre si rivela in lui la generosità che cresce e che, poco a poco, si trasforma in fede. Giovanni di Dio è diventato Santo per la sua generosità nei confronti di tutti quelli che ha incontrato, servito, curato, consolato. La sua santità è il frutto di questo distacco da sé che provoca in lui l’amore per Gesù. Questo è il messaggio di Giovanni di Dio: Dio è la fonte di ogni amore. Dio che svela a tutti noi il vero volto del fratello ferito nella carne e nel cuore.»

La visita dell’arcivescovo sarà anche l’occasione per ribadire che di fronte all’uomo che soffre la Chiesa mai volgerà lo sguardo da un’altra parte. Come testimonia, ad esempio, la volontà di costruire una rete di buone pratiche dando voce a tutte le strutture cattoliche che si occupano di accoglienza di persone con disturbi psichici e costituire un punto di riferimento per tante famiglie di pazienti con disabilità mentale. Questo l’obiettivo di Accolti.it, il progetto nazionale per l’accoglienza della disabilità psichica che è stato lanciato lo scorso 21 febbraio a Roma.

Il progetto Accolti.it intende essere una risposta all’emergenza patologie psichiatriche che stanno diventando in Italia la prima causa di disabilità e colpiscono persone sulle quali si abbatte uno stigma inesorabile, destinate ad aumentare nei prossimi anni. I numeri lo confermano: nel 2015 i servizi specialistici nazionali hanno assistito oltre 700mila pazienti psichiatrici (245mila affetti da schizofrenia), più della metà donne. Il 66,1% del totale ha più di 45 anni. In Italia si contano 183 dipartimenti di salute mentale.

La rete “operativa” cattolica è costituita da oltre 160 Rsa (Residenze sanitarie assistenziali) che si occupano di malati mentali cui si aggiungono diversi ospedali dotati di reparti per la cura delle patologie in fase acuta. Tra questi l’Irccs Fatebenefratelli di Brescia (per adulti) e quello per la psichiatria infantile dell’Istituto Medea a Bovisio Parini (Lecco). Oltre a queste realtà, sono in aumento le diocesi che hanno attivato centri di ascolto e servizi di accoglienza per il disagio mentale.

Don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio nazionale Cei per la pastorale della salute, ha spiegato all’Agenzia Sir che Accolti.it intende essere una risposta all’invito di Papa Francesco a combattere la cultura dello scarto – e il malato psichico rischia di essere uno degli scarti peggiori della società – contrastandola con la cultura dell’accoglienza. Accolti.it diventerà un portale, un luogo sul web dove raccontare, evidenziare e condividere progetti, esperienze e buone pratiche di accoglienza portate avanti da tante realtà cattoliche. Un grande punto di incontro e confronto per queste strutture ma anche un supporto per tutte le famiglie in gravissima difficoltà nell’assistenza h24 ai propri cari disabili e spesso prive di punti di riferimento”. Una piattaforma web, conclude, “per dare voce anche a tante realtà piccole, diocesane, prive della forza dei grandi gruppi e che altrimenti non troverebbero spazio”. (Fonte: Agenzia Sir)

Ad accogliere l’arcivescovo al Centro Sant’Ambrogio – giovedì 8 marzo - saranno il nuovo superiore dell’ospedale cernuschese fra Gian Carlo Lapic’ e il superiore provinciale fra Massimo Villa, appena riconfermato, per un altro quadriennio, dal Capitolo della Provincia Lombardo-Veneta nella sua carica.

Cernusco sul Naviglio, 6 marzo 2018