DON PAOLO, DOPO L’ONORIFICENZA, TORNA TRA NOI

Dopo l’alto riconoscimento conferitogli dal Presidente della Repubblica, martedì 6 marzo, alle ore 21, al cinema Agorà, don Paolo incontrerà i Cernuschesi. Racconterà la sua vita e quanto sta facendo a Baranzate. Una serata da non perdere. Chi lo conosce, non dubita che con la sua profonda capacità di leggere e interpretare quanto accade nella Chiesa e nella società, anticipandone spesso le evoluzioni successive, saprà far riflettere.


Don David Maria Riboldi e don Paolo Steffano (3 ottobre 2015)
Pagina iniziale: Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, conferisce l’onorificenza a Don Paolo Steffano (foto da: www.quirinale.it)

«Lo sai vero? Don Paolo Steffano, don nei nostri oratori, a Cernusco dal 1996 al 2004, è stato insignito dell'onorificenza al merito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella» a questa domanda retorica, che don David sta rivolgendo a tutti gli adolescenti e giovani dell’Unità pastorale cittadina, ma non solo, segue poi un esplicito invito: «se vuoi allora sentire il racconto dell'emozione al Quirinale, ma soprattutto le ragioni della sua vita e del suo ministero che hanno condotto la prima carica della Repubblica a premiarlo, vieni in Agorà martedì 6 marzo, alle 21.00.»

Sarà proprio don David, attuale responsabile dei tre oratori cittadini, a dare il benvenuto - anzi il bentornato! - a don Paolo martedì 6 marzo, alle ore 21, e a invitarlo sul palco per raccontare, in particolare, i suoi 14 anni alla guida della Parrocchia di Sant’Arialdo di Baranzate.

L’alto riconoscimento è stato conferito a don Paolo “per il suo contributo a favore di una politica di pacifica convivenza e piena integrazione degli stranieri immigrati nell’hinterland milanese”.

La Parrocchia di San’Arialdo si trova in un quartiere popolato da 72 etnie diverse e con una incidenza di stranieri pari al 40%. Vi sono accolti cattolici, ortodossi, islamici. C’è una chiesa con oratorio, frequentato anche dalle mamme islamiche con i bambini e dai bambini rom, una palestra, il giardino delle Parabole con le piante della Bibbia, l’orto, il centro Caritas, il laboratorio di cucito. Don Paolo ha anche promosso l’Associazione culturale La Rotonda, la Scuola di italiano per stranieri, l’accoglienza dei parenti dei malati del vicino ospedale Sacco. In un vecchio capannone industriale ha poi organizzato uno spaccio con le verdure fresche che avanzano dai banchi delle vicine società della grande distribuzione, dando così da mangiare ogni settimana a 40 famiglie, oltre a quanto viene distribuito dalla Caritas.

Quella del prossimo 6 marzo è una serata da non perdere. Chi conosce don Paolo, non dubita che con la sua ironia, le sue provocazioni, ma soprattutto con la sua profonda capacità di leggere e interpretare quanto accade nella Chiesa e nella società, anticipandone spesso le evoluzioni successive, saprà far riflettere.

Come fece in occasione del suo 25° di Messa, il 3 ottobre 2015, quando ci disse: “l’esperienza di Cernusco mi ha formato, mi ha affascinato perché, sapete bene, a Cernusco ci sono doni incredibili. Basta girare, basta guardare in giro per la diocesi: ci sono cose che ci sono anche a Cernusco, ma che potenziale umano, cristiano, sociale di attenzione agli altri c’è qui. Quanta ricchezza, quante possibilità di prendere sul serio l’invito del Vangelo ad andare. Ma quanta fatica a volte ad uscire.” Ecco allora “l’invito e la provocazione che ci facciamo insieme: non accontentiamoci, non guardiamoci dentro, pensando semplicemente che abbiamo grandi cose, ma pensiamo, invece, come uscire con la nostra ricchezza per rendere ricchi gli altri. Perché, ce lo dice il Vangelo, è l’unico modo nuovo di vivere questa fraternità universale che ci fa scoprire fratelli.”

Un appuntamento, quindi, da non lasciarsi sfuggire. E che tutto questo accada in Quaresima può non essere solo una coincidenza.

Cernusco sul Naviglio, 1 marzo 2018