MIGRAZIONI. DALLE ASSOCIAZIONI CATTOLICHE SETTE PROPOSTE ALLA POLITICA

Un'agenda in sette punti da presentare ai candidati alle elezioni del 4 marzo per uscire dalla logica emergenziale e ripensare con progettualità il fenomeno migratorio. “Non possiamo stare zitti: in questo Paese ci sono storie e pratiche di positività e solidarietà, tanta sapienza che si scontra con un impianto legislativo arretrato”. “Dobbiamo ridare urgenza, con pacatezza e mitezza, ad un fenomeno strutturale che non è un problema ma una risorsa se si affronta con capacità e intelligenza”


Foto da www.agensir.it

 

Ecco i sette punti del documento programmatico elaborato da 18 tra associazioni ed enti cattolici impegnati a vario titolo nell’ambito delle migrazioni che, in vista delle elezioni del 4 marzo, verrà sottoposto ai candidati al Parlamento:

1. Riforma della legge sulla cittadinanza,

2. nuove modalità di ingresso in Italia,

3. regolarizzazione su base individuale degli stranieri “radicati”,

4. abrogazione del reato di clandestinità,

5. ampliamento della rete Sprar,

6. valorizzazione e diffusione delle buone pratiche,

7. effettiva partecipazione alla vita democratica.

Uscire dalla logica emergenziale per ripensare con progettualità il fenomeno migratorio – cruciale per il futuro dell’Italia e dell’Europa – e costruire una comunità civile inclusiva e solidale, insomma giusta e umana, è l’obiettivo di questa agenda presentata alla stampa, l’8 febbraio, presso l’Istituto Sturzo di Roma, uno degli enti firmatari, dai rappresentanti di alcune delle associazioni che l’hanno sottoscritta.

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Cernusco sul Naviglio, 9 febbraio 2018-02-09