“SE UNO OSSERVA LA MIA PAROLA, NON VEDRÀ LA MORTE IN ETERNO”

Domenica 4 marzo, III di Quaresima – «Il Signore Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: “Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”»

La terza domenica della Quaresima ambrosiana è detta «di Abramo»; a motivo del fatto che il Vangelo riporta una lunga discussione tra Gesù e quei giudei che gli avevano creduto, proprio sulla loro pretesa di essere «figli di Abramo». Gesù in realtà mette in dubbio questa paternità in modo molto provocatorio, dicendo loro: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio». Ecco allora il punto chiave: molto spesso anche noi ci illudiamo sulla nostra fede, facendo appello al fatto che «ci sentiamo cristiani», discepoli del Signore, quando invece la nostra vita, cioè le nostre scelte quotidiane e i nostri atteggiamenti abituali, vanno in tutt’altra direzione.

L’evangelista Giovanni sottolinea il fatto che, proprio quelli che gli avevano creduto, stanno cercando di ucciderlo. Ma anche sotto questo profilo la nostra vita non è molto diversa. Anche noi, tutte le volte che Gesù con i suoi insegnamenti va contro i nostri interessi e le nostre convinzioni, facciamo di tutto per eliminarlo dalla nostra vita, senza troppi scrupoli.

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Cernusco sul Naviglio, 1 marzo 2018