“VIDERO IL BAMBINO CON MARIA SUA MADRE, SI PROSTRARONO E LO ADORARONO”

Sabato 6 gennaio, solennità dell’Epifania del Signore – “Nato il Signore Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme … ad adorarlo”


«Tutti verranno da Saba, portando oro e incenso e proclamando le glorie del Signore…». Nel finale della profezia di Isaia che la liturgia ci propone (in questa solennità) leggiamo una promessa che ci fa pensare ai re Magi. Manca, però, la citazione della mirra, unguento necessario per preparare il corpo alla sepoltura. I Magi, quindi, nella loro ispirata sapienza, pensano alla gloria del re appena nato, ma anche alla morte: un uomo pronto solo alla vita e ai suoi obiettivi è un uomo fragile e indifeso di fronte alla sfida più grande. La morte di Gesù, poi, ha un valore eccezionale: è strumento di salvezza per tutti!

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Cernusco sul Naviglio, 4 gennaio 2018