“LA PAROLA DEL SIGNORE È UN AIUTO INDISPENSABILE PER NON SMARRIRCI”

La Liturgia della Parola “è un’esperienza che avviene in diretta e non per sentito dire, perché quando nella Chiesa si legge la Sacra Scrittura, Dio stesso parla al suo popolo e Cristo, presente nella sua parola, annunzia il Vangelo”: è quanto ha spiegato il Papa nella catechesi dell’udienza di mercoledì 31 gennaio.


Foto d’archivio: da www.agensir.it

Nella Liturgia della Parola, ha affermato Francesco, “le pagine della Bibbia cessano di essere uno scritto per diventare parola viva, pronunciata da Dio stesso che, qui e ora, interpella noi che ascoltiamo con fede. Lo Spirito che ha parlato per mezzo dei profeti e ha ispirato gli autori sacri, fa sì che la Parola di Dio operi davvero nei cuori ciò che fa risuonare negli orecchi”.

“Nella Messa ascoltiamo la Parola di Dio”, ha ricordato il Papa: “Abbiamo bisogno di ascoltarlo! È una questione di vita”, come “ben ricorda l’incisiva espressione che ‘non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio'”. “È una mensa abbondante quella liturgica, che attinge largamente ai tesori della Bibbia, sia dell’Antico che del Nuovo Testamento, perché in essi è annunciato dalla Chiesa l’unico e identico mistero di Cristo”, ha fatto notare Francesco citando la “ricchezza delle letture bibliche offerte dai tre cicli domenicali che, alla luce dei Vangeli sinottici, ci accompagnano nel corso dell’anno liturgico”.

Papa Francesco ha quindi parlato della “importanza del Salmo responsoriale, la cui funzione è di favorire la meditazione di quanto ascoltato nella lettura che lo precede”. “È bene che il Salmo sia valorizzato con il canto, almeno nel ritornello”, il suggerimento liturgico del Papa.

Nella liturgia della Parola, “scelte soggettive, come l’omissione di letture o la loro sostituzione con testi non biblici”, sono “proibite”. È il monito del Papa, che ha ricordato che “la proclamazione liturgica delle medesime letture, con i canti desunti dalla Sacra Scrittura, esprime e favorisce la comunione ecclesiale, accompagnando il cammino di tutti e di ciascuno”.

“La dignità dell’ambone e l’uso del Lezionario, la disponibilità di buoni lettori e salmisti” sono gli ingredienti essenziali della Messa. “Buoni lettori. Si devono preparare, fare la prova prima della Messa per leggere bene. E questo crea un clima di silenzio ricettivo, favoriscono l’esperienza del dialogo celebrativo tra Dio e la comunità credente”.

“Sappiamo che la parola del Signore è un aiuto indispensabile per non smarrirci”, ha detto Francesco citando il Salmo 119: “Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino”. “Come potremmo affrontare il nostro pellegrinaggio terreno, con le sue fatiche e le sue prove, senza essere regolarmente nutriti e illuminati dalla Parola di Dio che risuona nella liturgia?”, si è chiesto il Papa, ricordando che “non basta udire con gli orecchi, senza accogliere nel cuore il seme della divina Parola, permettendole di portare frutto”.

Riflettendo - Quando partecipiamo alla celebrazione della Santa Messa, dobbiamo essere umili e ascoltare le letture proposte con attenzione e in silenzio. Gesù parla a noi, al nostro cuore e alla nostra coscienza. Ci offre la possibilità di cambiare, di aprirci al prossimo per amarci gli uni gli altri come il Signore ci ha amato e ha donato la vita per noi. Non è semplice vivere amando il prossimo come se stessi, perché le prove della vita tendono a chiuderci in noi stessi. Ma Gesù ci chiede di sostenerci gli uni gli altri, di non lamentarci, di essere operosi nonostante tutto per provare così a essere suoi seguaci. (Fabio F.)

Per il video / testo completo della catechesi di Papa Francesco di mercoledì 31 gennaio 2018, cliccare qui

Cernusco sul Naviglio, 1 febbraio 2018