CATECHESI ADULTI: “PER GUARDARE LA REALTÀ CON LO SGUARDO DI CRISTO”

L’arcivescovo, quest’anno, «con la sua lettera pastorale ci invi­ta ad approfondire la dimensione cultura­le della fede e la sua capacità di incidere concretamente nella vita»


«La lettera del nostro Arcivescovo per l’anno pastorale 2015-2016 – ha scritto don Ettore Colombo, responsabile della Comunità pastorale Famiglia di Nazaret, su Voce Amica di settembre 2015 - si ispi­ra all'affermazione riportata da san Paolo nella Prima lettera ai cristiani di Corinto: “Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo!” (ICor 2,16). Rivolgendosi a una comuni­tà profondamente divisa al suo interno e dove ciascuno vuole mettere in mostra se stesso, l’apostolo ricorda ad ogni fedele il dono della sapienza cristiana- “il pensiero di Cristo", appunto - che è la sapienza della croce, quella che ha manifestato in modo pieno e definitivo la misericordia di Dio verso tutti gli uomini.»

A cosa serve la catechesi per adulti? - Don Ettore ha sottolineato poi come l’arcivescovo «con la sua lettera, ci invi­ta ad approfondire la dimensione cultura­le della fede e la sua capacità di incidere concretamente nella vita. Ogni cristiano è chiamato a guardare alla realtà di ogni giorno con lo sguardo di Cristo e dalla sua prospettiva, per essere capace di operare un sano discernimento davanti alle cose, valutandole secondo il Vangelo.» Quindi ha aggiunto che anche l’apostolo Pietro nella sua Prima lettera (cfr. 1 Pt 3,15), ci ricorda che «siamo chiamati a "rendere ragione della speranza che è in noi a chiunque ce ne chieda conto”» e «a que­sto serve anche la proposta di una catechesi per gli adulti, senza la quale non avrebbe al­cun senso impegnare tutte le nostre energie per il tradizionale “catechismo dei fanciulli".»

«Il cammino proposto quest’anno – ha precisato don Ettore - terrà come punto di riferimento due agili testi pubblicati negli anni ’90 del secolo scor­so ad opera di monsignor Giuseppe Colom­bo, allora preside della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale: "L’ordine cristiano” (1993) e “L’esistenza cristiana” (1999). Partendo da quest’ultimo, cercheremo di comprendere come “l’esistenza cristiana non si propone separatamente e quindi dualisticamente ‘accanto’ o ‘sopra’ l’esi­stenza umana, ma si identifica con essa. Essere cristiani, in definitiva, non è altro che essere uomini, in tutta la pienez­za e la verità che questo concetto esprime. Il cristiano è colui che vive un’esistenza come quella di Gesù, l’uomo vero, perché gli è stato concesso di vivere con Gesù. E questa grazia è offerta a tutti.»

Gli incontri sono proposti a tutti i fedeli della Comunità pastorale e si svolgeranno, com’è tradizione, il venerdì sera, dalle 21.00 alle 22.30, presso il salone dell’oratorio della Parrocchia Madonna del Divin Pianto, in via Guido Gozzano 9, secondo il programma di seguito riportato.


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