CHIESA IN USCITA: PRESENZA CHE ACCOGLIE E ACCOMPAGNA
Nella seduta del consiglio pastorale dello scorso 22 novembre si è constatato che sono numerose le proposte della nostra Comunità per la crescita nella fede e per l’incontro fra le persone.
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Una serata di riflessione e di approfondimento quella del consiglio pastorale della Comunità pastorale riunitosi lo scorso 22 novembre. All’ordine del giorno la ripresa delle sollecitazioni emerse dal dibattito della seduta precedente, alla luce dell’esortazione apostolica sulla nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana “Evangelii Gaudium” (Cap. I° nn. 19-49) e “Amoris Laetitia”, sulla famiglia (Cap. 8°, nn. 293-312). Introducendo i lavori, don Ettore Colombo ha proposto una rilettura parallela dei passi citati con le azioni pastorali offerte dalle parrocchie o richieste dai fedeli.
Le proposte di cammino. C’è un’attività di proposta ordinaria, istituzionale, che è offerta agli adulti durante gli incontri di preparazione al Battesimo, gli incontri per i genitori in occasione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana dei figli, gli incontri dei fidanzati in preparazione al Matrimonio. La preparazione ai sacramenti diventa occasione per proporre un preciso itinerario di fede. Per gli adulti, singoli, coppie o famiglie c’è poi una nutrita serie di proposte di cammini per continuare a crescere nella fede: la catechesi per i giovani e adulti, i gruppi di ascolto della Parola, la scuola di formazione per i laici ne sono solo un esempio: tutti gli itinerari formativi vengono presentati all’inizio dell’anno pastorale su Voce Amica e su cernuscoinsieme.it, mentre ogni settimana “Il Foglio” ne ricorda gli appuntamenti. Altre occasioni nascono spontaneamente dalle coppie o dalle famiglie, per poi consolidarsi, come quelle di “Aggiungi un posto a tavola” all’Oasi o al “Paidòs” in Sacer, o come la recentissima esperienza della domenica pomeriggio al Divin Pianto. Questa ricchezza di proposte diventa occasione d’incontro e di fraternità e pur avendo un ampio risalto sugli strumenti di comunicazione della Comunità, necessitano del “passaparola”, della cura della relazioni personali, per raggiungere tutti.
Essere “Chiesa” per chi ci incontra. I consiglieri hanno messo in luce situazioni che chiedono di essere accolte e accompagnate: dal desiderio di fare aggregazione fra le famiglie già inserite nella Comunità, alla crisi della coppia e del ruolo genitoriale; dalla difficoltà di conciliare i tempi del lavoro e della famiglia con le proposte della Comunità, a chi si sente escluso, emarginato, magari semplicemente perché appena arrivato. Come rispondere a queste sollecitazioni? Cominciando a vivere la nostra testimonianza cristiana di vicinanza alle persone là dove si lavora, si studia, ci si ritrova e diventando noi stessi “Chiesa” per chi ci incontra, mettendosi l’uno accanto all’altro, come tra fratelli e sorelle che condividono un cammino, superando così la logica della lontananza. E se occorre, rallentando il passo per camminare insieme. Come in una famiglia.
La segreteria del CPCP
Cernusco sul Naviglio, 28 novembre 2016