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“STIAMO PUNTANDO SUL PRESIDIO OSPEDALIERO DI CERNUSCO”

È la dichiarazione fatta dal direttore generale dell’ASST di Melegnano e della Martesana, dottor Mario Alparone, dalla quale dipende anche l’ospedale di Cernusco, durante l’incontro dello scorso 23 settembre in “Filanda”. Presentate le prossime novità che riguarderanno l’«Uboldo».


L’incontro dello scorso 23 settembre in “Filanda”
Foto pagina Iniziale: il Sindaco Comincini (a sinistra) e il direttore generale Alparone

C’è stato un ripetuto scambio di complimenti tra il sindaco, Eugenio Comincini, e il direttore generale dell’ASST (Azienda Socio Sanitaria Territoriale) di Melegnano e della Martesana, dottor Mario Alparone, durante l’incontro dello scorso 23 settembre alla Filanda di via Pietro da Cernusco. A significare probabilmente una ritrovata intesa e una concreta volontà di collaborazione per costruire un futuro sostenibile per l’ospedale Uboldo. E quando le istituzioni collaborano tra loro anziché ostacolarsi a vicenda o ignorarsi, i cittadini non possono che esserne contenti perché ne trarranno con ogni probabilità dei vantaggi.

Durante l’incontro è stato tracciato un bilancio dell’attività svolta dal nostro ospedale e sono stati indicati alcuni obiettivi per il futuro. Il primo a prendere la parola è stato Comincini. Che ha subito messo in evidenza come, dopo un anno dalla chiusura del Reparto maternità dell’Uboldo, coloro che pensavano ad un progressivo smantellamento del nostro ospedale, ora devono ricredersi. Perché è quasi pronto il nuovo Reparto che accoglierà l’oncologia, in arrivo da Gorgonzola, perché si stanno predisponendo nuovi ambulatori, che dovrebbero essere attivi da novembre, e perché si sta sistemando, finalmente, la facciata di Villa Uboldo, dove probabilmente troveranno sede il CUP (centro prenotazioni) e l’accesso ai servizi dedicati ai pazienti esterni, quelli, per intenderci, in day-hospital.

“Riconosco al dottor Alparone la capacità manageriale - ha affermato il Sindaco - di aver sbloccato situazioni ferme da tempo e di aver avviato nuovi interventi.” La direzione generale dell’ASST, a parere di Comincini, ha fatto proposte di riorganizzazione di servizi importanti, chiudendo quelli poco utilizzati e potenziando quelli che stanno funzionando bene.

La nostra amministrazione comunale, consapevole che l’accesso all’ospedale presenta delle criticità, spera di poter ampliare via Uboldo, dalle grotte alla Villa Uboldo, chiedendo all’ASST di arretrare la cancellata dell’ospedale. Alla medesima azienda, il Comune ha anche chiesto la cessione di un fazzoletto di terreno di sua proprietà nei pressi del parcheggio della piscina, così da poterlo ampliare. Inoltre, dopo il trasferimento della Croce Bianca nella nuova sede, l’area dell’edificio che adesso occupa in via Uboldo potrebbe essere adibita a parcheggi per l’ospedale.

La giunta, da parte sua, si è impegnata, a seguito dell’apertura del nuovo Reparto di oncologia, a facilitare l’accesso delle auto che trasportano i malati e a riservare agli stessi una tariffazione speciale.

Il direttore generale dell’ASST ha precisato che “l’interesse meramente clinico del paziente” è stato ciò che ha guidato l’azienda nel decidere il trasferimento del Reparto di oncologia da Gorgonzola a Cernusco. Ha quindi aggiunto che il 50% dei pazienti oncologici ha complicazioni cardiologiche e nefrologiche che a Cernusco possono trovare assistenza perché sono presenti i due reparti che seguono questi malati, diversamente da Melzo. Il nuovo reparto avrà 20 posti letto e potrà contare su un’accoglienza decisamente migliore dell’attuale. “Cernusco – ha dichiarato Alparone – è un presidio ospedaliero sul quale stiamo puntando” per migliorare l’offerta di servizi dell’azienda.

L’ASST di Melegnano e della Martesana conta 650.000 utenti, ma di questi ben il 67% quando ha bisogno di cure si rivolge a strutture di altre aziende. La strategia che intende mettere in campo Alparone è quella di potenziare alcuni centri per contrastare questo deflusso. La situazione attuale – ha riconosciuto il direttore generale - è molto frammentata territorialmente e disomogenea dal punto di vista dell’offerta sanitaria. L’obiettivo è dunque quello di creare strutture omogenee.

In futuro ci saranno due poli all’interno della nostra ASST: uno a sud (Melegnano, San Donato, Binasco …) e uno al centro-nord, che è quello che ci riguarda direttamente, con sei presidi ospedalieri. Di questi ultimi, Vaprio d’Adda sarà un centro per la presa in carico dei malati cronici e da dipendenze; Gorgonzola diventerà un PREST, struttura senza degenza; Cassano un centro riabilitativo; Cernusco e Melzo, invece, continueranno a essere due ospedali plurispecialisti per acuti. Attualmente in questi sei presidi ci sono 65 discipline, con la nuova organizzazione diventeranno 138.

Cernusco sul Naviglio, 26 settembre 2016