OCCHIO ALLA VETROFANIA: NOI SCEGLIAMO I BAR “NO SLOT”

Agli esercizi commerciali che non hanno al proprio interno delle slot machine il Comune ha consegnato, a partire dallo scorso 10 settembre, una vetrofania da esporre in bella evidenza. L’iniziativa si colloca nell’ambito delle azioni adottate dalla nostra amministrazione comunale per contrastare il gioco d’azzardo, che purtroppo nella nostra città registra dati preoccupanti


La consegna della vetrofania a una titolare di un bar cernuschese (sabato 10 settembre 2016)

Negli scorsi mesi di novembre e dicembre, in città, sono state avviate le prime azioni per contrastare il gioco d’azzardo. La polizia locale ha aggiornato la mappatura dei locali, dopo una prima rilevazione fatta nel 2013. “Sono dati che meritano molto attenzione”, ha commentato la consigliera Mariangela Mariani (Vivere Cernusco), alla quale era stata conferita la delega sulla legalità. Nella nostra città ci sono 3 sale gioco con 113 postazioni oltre a 28 esercizi commerciali (bar, tabaccherie) con 95 postazioni complessive. A Cernusco ci sono quindi 208 postazioni gioco. “Stiamo parlando solo di gioco legale. Quindi immaginiamo – ha sottolineato Mariani – cosa può essere il sommerso, che non risulta da nessuna mappatura … e soprattutto io ho guardato l’ubicazione di queste slot. Alcune sono poste in zone particolarmente sensibili: numerosi sono i bar e le tabaccherie del centro storico (quindi in prossimità di scuole, ospedali, centro anziani, oratori) o in prossimità di scuole superiori (sia Itsos che Ipsia).”

Dallo scorso maggio, a Cernusco non è più possibile aprire nuovi locali per scommesse o sottoscrivere contratti con gestori per macchinette da gioco nel raggio di 500 metri dai luoghi che sono stati indicati come sensibili: quali scuole, oratori, luoghi di culto, centri di aggregazione giovanili, strutture socio sanitarie e centri sportivi. Tutto ciò a seguito della delibera assunta dalla Giunta comunale, con la quale ha stabilito, in base alla legge regionale 8/2013, di individuare i luoghi sensibili e le distanze necessarie per poter autorizzare nuovi insediamenti di sale da gioco o locali in cui sono presenti slot machine. Un provvedimento volto a prevenire il gioco d’azzardo e a evitare soprattutto che giovani e giovanissimi possano entrarvi in contatto.

Con un’ulteriore azione di contrasto intrapresa dalla nostra amministrazione comunale, a partire dallo scorso 10 settembre, ai bar e tabaccherie cernuschesi che non hanno al proprio interno delle slot machine viene consegnata una vetrofania “No slot” da esporre in bella evidenza, così da invitare i clienti a fare scelte consapevoli, preferendo questi pubblici esercizi agli altri. L’iniziativa è stata promossa da Regione Lombardia e il nostro Comune vi ha aderito. Presenti alla consegna della vetrofania il Sindaco, Eugenio Comincini, l’assessore al commercio, Ermanno Zacchetti, l’assessore alle politiche sociali, Silvia Ghezzi, e un rappresentante dell’Unione dei commercianti del mandamento di Melzo.


La vetrofania che sarà esposta nei bar cernuschesi “No slot”

Il presidente del consiglio dei ministri, Matteo Renzi, negli scorsi giorni ha annunciato: «Via le slot da bar e ta­baccherie». Poi ha precisato: «Se un bar avrà una stanza separata, in cui si entra con la carta di identità, minori esclusi, d’accordo con i sindaci, allora le slot si potranno tenere; se invece hanno due macchinette al muro, allora no». E ha ag­giunto: «Perderemo il voto dei tabaccai, ma lo faremo».

I movimenti impegnati nel contrasto al gioco d’azzardo hanno accolto positivamente l’annuncio del premier, a patto che la mossa sia ac­compagnata da un intervento «più ampio e organico», come hanno sottolineato la Con­sulta Nazionale Antiusura e le associazio­ni aderenti a "Insieme contro l’azzardo" per evitare che “la ri­mozione delle slot avesse come effetto l’e­spansione ulteriore dell’azzardo on line». Anche da "Mettiamoci in gioco" è arrivato l'auspicio di un'azione più articolata ed inci­siva. «In primo luogo – ha dichiarato don Ar­mando Zappolini, portavoce della cam­pagna anti azzardo - resta intatto il mer­cato delle videolottery (vlt), che anzi po­trebbe allargarsi. Le vlt, rispetto alle slot, fanno perdere molti più soldi ai giocatori, sono assai più aggressive come modalità di gioco e, per questo, creano più dipen­denza. È, perciò, essenziale che i nuovi software per le "macchinette" a cui i con­cessionari di gioco d’azzardo stanno lavo­rando, siano elaborati con la finalità di ri­durre al massimo il rischio di dipendenza e, anche, di riciclaggio. E va vietata anche la pub­blicità dell’azzardo».

Sappiamo bene che gli annunci dei nostri politici li dobbiamo prendere un po’ con le pinze, perché di proclami di riordino del settore dell’azzardo ce ne so­no stati sinora tanti, ma poche volte sono stati se­guiti da fatti concreti. Nel frattempo c’è una cosa che possiamo fare tutti, scegliere i bar “No slot”. Cominciamo così a fare la nostra parte, per contrastare un fenomeno che di giorno in giorno va assumendo dimensioni sempre più preoccupanti.

Cernusco sul Naviglio, 12 settembre 2016