Don Luciano. Ottobre: La missione riguarda ogni credente

Carissimi,

S. Teresa di Calcutta era solita dire questa cosa a proposito dell’evangelizzazione e della missione: «La gioia è assai contagiosa. Cercate, perciò, di essere sempre traboccanti di gioia ovunque andiate».

Ciò che Madre Teresa dice della gioia si può dire della esperienza cristiana in quanto tale. Il cristianesimo (cioè la pienezza della vita umana) si trasmette anzitutto per contagio. Da qui parte ogni tipo di “missione”, cioè di trasmissione della fede. Quando questa trasmissione si interrompe o finisce smette di crescere la fede in noi e attorno noi… ahimè purtroppo spesso lo constatiamo su di noi e anche nelle nostre case.

La missione riguarda ogni credente in quanto tale non è solo prerogativa del clero. Anzi, quando un prete per svariati motivi viene trasferito o muore, spesso oggi non può più essere sostituito. In molti cristiani cresce il panico accompagnato da una domanda: chi dirà adesso le messe? Come se questo fosse il problema principale della comunità cristiana. Chi invece si domanda ad esempio quante persone della propria famiglia vanno in chiesa e partecipano alla vita della comunità cristiana? Probabilmente li conterete su una mano! Forse ha ragione il nostro Arcivescovo quando all’obiezione che spesso gli viene fatta circa la mancanza dei preti risponde: “per la gente che frequenta sono già fin troppi!”.

Anche noi sacerdoti dobbiamo scomparire perché non siamo Gesù. Dobbiamo toglierci di mezzo in modo che le persone possano venire da Lui. La grande tentazione per i sacerdoti è quella di mettersi al centro e rendersi indispensabili. E’ facile diventare guru, con i nostri fan club, i nostri ammiratori. Ma se siamo messaggeri del Vangelo anche noi dobbiamo scomparire come Giovanni Battista. Se suona un bravo musicista, restiamo sbalorditi dalla sua abilità. Ma se suona un grande musicista, allora scompare, perché siamo presi dalla musica. (P. Timothy Radcliffe)

Iniziamo il mese missionario, sarà utile pensare che la vera missione non è avere la messa sotto casa ma andarci con autentica convinzione e ritornarci ad andare di persona, a meno che si è ammalati e infermi, perché non si può amare una persona attraverso la televisione!

Dobbiamo avere in noi il fuoco ardente di trasmettere la gioia di avere incontrato Cristo e di vivere il Vangelo trasmettendolo alle nuove generazioni: questa è missione. Alcuni saranno chiamati ad andare in Africa o in Brasile, altri no, ma a tutti è chiesta la testimonianza della propria fede dove ognuno si trova.

Inoltre il mese di ottobre è anche il mese del S. Rosario. Vi invitiamo a recitare il S. Rosario nelle famiglie. In chiesa sarà recitato ogni giorno al temine della messe delle ore 9. Inoltre Giovedì 7 ottobre, nella memoria liturgica della B.V. del Rosario, vi invitiamo alla sera in chiesa per la recita del Rosario e la Supplica alla B. Vergine del Rosario.

Chiediamo a Maria di donarci un po’ del suo cuore così che si realizzi in tutti noi, non solo in coloro che fisicamente sono partiti o partono per la missione ciò che ci fa pregare la Liturgia: … “il tuo Volto da molti sia riconosciuto, il tuo Nome sia detto Santo, il Vangelo del tuo Figlio Gesù sia cercato e custodito come Parola di salvezza”.  

don Luciano