AMBROSIANI PELLEGRINI A LOURDES

Nel centenario della morte del cardinale Ferrari. Sono in 1300, guidati dall’Arcivescovo, che in un'intervista dice: «Chiediamo a Maria la serenità per affrontare con fortezza le situazioni quotidiane».

Sono tre anni che la diocesi di Milano manca da Lourdes. L’ultimo pellegrinaggio – guidato dall’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini – si svolse nel settembre del 2018.
Adesso si ritorna. Dal 21 al 24 settembre. Con la devozione di sempre e con le prudenze del momento. Accompagna i pellegrini un desiderio aumentato, frutto dall’attesa di questi mesi attraversati da fatica e sofferenza.
Un periodo dove la devozione a Maria non è mai venuta meno. Anzi. Ma è stata coltivata individualmente, nel “santuario” della coscienza. Ora, finalmente, la gratitudine potrà trovare pubblica manifestazione. Appagando il desiderio di tornare a quelle mete e a quelle esperienze che aiutano a ritrovare il senso della malattia e della sofferenza. Sarà così per il gruppo degli 1300 ambrosiani. Si muoveranno sulla scorta del motto episcopale – «Tu fortitudo mea» (Tu mia fortezza) – del cardinale Andrea Carlo Ferrari, il quale morì proprio cent’anni fa.
Pastore della carità – sia materiale, sia intellettuale -, fu pure maestro di spiritualità mariana e precursore del pellegrinaggio moderno. A lui fu affidata la prima presidenza del “Comitato nazionale italiano Pro Palestina e Lourdes”, progenitore diretto della Duomo Viaggi. E proprio questa agenzia coordinerà tecnicamente il pellegrinaggio, declinando le indicazioni del competente Ufficio di Curia.
Gli ammalati saranno accompagnati da Unitalsi (nel centenario della sezione lombarda), Oftal, Cvs e Smom.
In tempi di emergenza Covid, come immaginabile, i pellegrini dovranno sottostare a un preciso protocollo di sicurezza. Un regolamento già rodato nel Santuario francese. È obbligatorio, per esempio, essere in possesso del certificato verde (green pass) sia per il viaggio, sia per la partecipazione ad alcuni eventi a Lourdes.

Il programma alternerà momenti solo diocesani a momenti comuni del calendario del Santuario.
La Messa d’inizio del pellegrinaggio sarà martedì 21 settembre, alle 17, nella Basilica di Santa Bernadette (in allegato l’omelia dell’Arcivescovo). Mercoledì 22 questo il programma: alle 9,30 la Messa internazionale nella Basilica San Pio X; alle 15.30, in Santa Bernadette, la catechesi e una conferenza tenuta da padre Giuseppe Serighelli, passionista in servizio a Lourdes; alle 18 il Rosario alla Grotta di Massabielle (in diretta su TV2000 – Canale 28); alle 21 sull’Esplanade la processione aux flambeaux. Giovedì 23, invece, alle 8.30 la Messa alla Grotta e alle 17 la processione eucaristica nella Basilica San Pio X. Venerdì 24, infine, alle 8.30 la Messa conclusiva nella Basilica Santa Bernardette. Tutte le celebrazioni e gli incontri saranno presieduti dall’Arcivescovo. Insieme con lui ci saranno i vescovi monsignor Luigi Bressan, monsignor Roberto Busti, monsignor Erminio De Scalzi e monsignor Giuseppe Merisi.

L’ultima Messa sarà dedicata agli anniversari di ordinazione sacerdotale e di professione religiosa. Si ricorderà, tra l’altro, l’ordinazione episcopale di monsignor Delpini (23 settembre 2007) e il suo ingresso in diocesi come Arcivescovo (24 settembre 2017); e si farà memoria particolare dei sacerdoti diocesani morti in tempo di pandemia. Molti dei quali frequentavano Lourdes, sia personalmente, sia come guide di gruppi di pellegrini. Un’ulteriore occasione per ringraziare coloro che – in diocesi, nelle settimane più dure del Covid – si sono fatti prossimi agli ammalati e ai sofferenti.