«UNA NUOVA IMMAGINAZIONE DEL POSSIBILE»

Sette immagini di Francesco per il post Covid-19.

La prima pandemia globale dell’era digitale è arrivata all’improvviso. La corsa del mondo si è interrotta in una sospensione innaturale che ha fermato affari e abbracci. «Da settimane sembra che sia scesa la sera. Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante, che paralizza ogni cosa al suo passaggio: si sente nell’aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi. Ci siamo trovati impauriti e smarriti». Così papa Francesco ha dipinto una situazione senza precedenti. Sono le parole che egli ha pronunciato il 27 marzo, in una piazza San Pietro completamente vuota, luogo di un’adorazione eucaristica e di una benedizione Urbi et Orbi accompagnate solamente dal suono delle campane, misto a quello delle ambulanze: il sacro e il dolore.

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Antonio Spadaro per La Civiltà Cattolica